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Straordinario ritrovamento a Como, il film perduto di Ico Parisi che racconta il tessile in città. Tra i protagonisti la signora Canepa

La “via della seta comasca” dalla bachicoltura al tessuto finito raccontata attraverso lo sguardo di uno dei più grandi architetti e designer italiani, Ico Parisi. Questa è la straordinaria scoperta fatta di recente negli archivi del Museo della Seta dove è stato ritrovato un documento che si credeva perduto: un lungometraggio donato negli anni Novanta dall’imprenditore serico Michele Canepa e realizzato tra il 1937 e il 1939, da Ico Parisi e da altri due protagonisti del Razionalismo comasco, l’architetto Giovanni Galfetti e il fotografo Pino Costamagna.

“Si tratta di un lungometraggio unico girato tra la Cascina Margna di Cantù e la Tintoria Pessina di Como – racconta il direttore del museo, Paolo Aquilini – tra i protagonisti compare anche la madre di Michele Canepa e molti dei macchinari visibili nel filmato sono ora conservati presso il nostro museo”. Un documento rarissimo e di grande importanza, unico esempio finora noto di filmato storico dedicato all’industria serica comasca. Per valorizzarlo il Museo della Seta in collaborazione con la cooperativa Tikvà, ha quindi partecipato a un bando della Fondazione Provinciale della Comunità Comasca, come spiega la presidente di Tikvà Francesca Paini: “Le potenzialità di un documento come questo sono enormi perché il suo messaggio può raggiungere un pubblico che va dal mondo della moda, all’arte, all’architettura e al design raccontando Como non solo a se stessa ma al mondo e ad altissimo livello – dice – per questo si era pensato non solo di farlo restaurare e digitalizzare ma anche di commissionarne la colonna sonora a Paolo Fresu e di presentarlo durante una proiezione-evento in un luogo significativo come la facciata della Casa del Fascio”.

Da qui, secondo il progetto originale dal titolo “La seta di Ico”, le possibilità di utilizzare questo video per far conoscere e promuovere la filiera serica comasca sarebbero state infinite, da eventi come la Settimana della Moda al Forum Ambrosetti ai Film Festival fino, perché no, al contributo alla candidatura di Como Città Creativa Unesco. Purtroppo, però, il contributo ottenuto è stato inferiore a quanto sperato e al momento ci si dovrà limitare al restauro e alla digitalizzazione della pellicola Un’occasione persa? Forse no. A breve, infatti, verrà lanciata una raccolta fondi che, si spera, potrebbe dare risultati inaspettati per far conoscere come merita questo straordinario racconto dell’industria serica comasca.

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