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Svizzera, nuova stretta: tampone ogni tre giorni per i frontalieri. Decisione mercoledì

Decisione, spiega il quotidiano elvetico SonntagsZeitung, forse già mercoledì.

I principali partiti svizzeri hanno inviato una lettera al governo chiedendo che siano introdotti i tamponi obbligatori alle frontiere e controlli serrati per i frontalieri. Se dapprima la proposta era solo dell’Udc adesso si sono uniti anche Verdi e Verdi Liberali, Ps, Alleanza Del Centro e Plr.

Obiettivo chiaro: chiunque entri in Svizzera, via terra o aria, dovrebbe presentare l’esito di un tampone molecolare o sottoporsi a un test rapido sul posto. Inoltre viene chiesta la quarantena anche in caso di esito negativo. Si ipotizzano quarantene leggere, di cinque giorni (in cui sarebbe concessa l’uscita di casa per movimento ma non la possibilità di entrare nei negozi), provvedimento che però escluderebbe i frontalieri.

Sempre per quanto riguarda i frontalieri la novità è che vengono richiesti test continuativi. Si ipotizza l’obbligo per i datori di lavoro perché effettuino tamponi ogni tre giorni. Stessa imposizione agli hotel per i clienti che viaggiano per affari.

 

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2 Commenti

  1. …popolo di ignoranti….governati da politici cantonali ignoranti….hanno iniziato con le precauzioni pesanti dopo quasi un’anno dall’inizio della pandemia…fino a pochi giorni fa gli svizzeri s’ammassavano a migliaia nielli impasti sciistici… e addesso, chiedono ai frontalieri di fare il tampone ogni 3 gg..non ho parole

  2. Vista la situazione in ticino, dovrebbero essere gli svizzeri a fare il tampone prima di entrare in Italia e non il contrario.

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