Nel pomeriggio abbiamo pubblicato (in realtà ripubblicato, poiché si tratta di un pezzo uscito su ComoZero Settimanale l’11 novembre) questo articolo: Altro che Madesimo, le casette di Natale a Como costano mille euro in più rispetto al 2021. Dove, indipendentemente dalle tariffe legittimamente stabilite dall’organizzatore, ponevamo un raffronto rispetto a quanto dichiarato dall’attuale sindaco di Como in campagna elettorale (e non solo) e quanto poi diventato costo di affitto effettivo. Subito dopo ci ha contattati Andrea Pellicani, presidente di Arti Libere, associazione milanese che si è aggiudicata il bando per il mercatino di piazza Cavour e via Corridoni. “Vorrei spiegare perché le casette costano mille euro in più”.
Certamente.
Prima di tutto la manifestazione dura tre giorni in più rispetto al 2021. In secondo luogo non si può non considerare il caro energia che ha portato il costo del kilowattora da 0.14 degli anni passati a 0.50. Poi va detto che non abbiamo alle spalle sponsor così come chi organizzava negli anni passati. Abbiamo trovato a fatica tre sponsor che hanno dato pochissimo e soprattutto dobbiamo dare al Comune di Como il 10% del fatturato (da Bando cifra che sarà devoluta al volontariato, Ndr) cosa che prima non accadeva. Infine non abbiamo affittato tutte le casette, le ultime le abbiamo svendute, in piazza Cavour ce ne sono ancora due libere dove ospitiamo associazioni.
Insomma, non va benissimo a quanto dice.
E’ stato organizzato tutto in una settimana, un evento del genere non si fa in pochi giorni. Ci sono state parecchie difficoltà è già tanto se ce l’abbiamo fatta.
I tempi erano chiari da subito, perché avete partecipato al bando allora?
Perché organizziamo villaggi di Natale in altri comuni e quasi tutto era già pronto. All’inizio avevamo 70 espositori pronti ma poi visto il temporeggiare del Comune tra pubblicazione del bando e comunicazione dell’assegnazione, che peraltro ho appreso dal vostro giornale, abbiamo perso il 50% degli espositori.
E come avete compensato?
Dando casette doppie.
Si pente?
Viste le polemiche sì. Vista l’esperienza positiva di portare un Natale per bimbi a Como, no. In passato si era persa la magia.
Ieri abbiamo raccolto le polemiche di alcuni esercenti del mercatino di piazza Cavour: “Città spenta e deserta, guadagni giù del 70%, sicurezza scarsa e oggi black out”.
Ho letto. Guardi, il black out non è dovuto a noi se chiedono 3 kilowatt e poi attaccano le stufette ovvio che salta tutto. Per quanto riguarda i guadagni è piovuto quattro giorni e per la sicurezza ci sono 3 guardie in piazza Cavour e le abbiamo portate da 2 a 3 in via Corridoni.
Quando partono le casette della solidarietà di piazza Grimoldi?
Domani (8 dicembre, Ndr)
13 Commenti
@fateridere forse non è chiaro a te, che questo aggiudicatario ben prima dell’uscita del bando aveva già raccolto le adesioni dei commercianti per l’affitto delle casette come se già presumesse l’aggiudicazione. Forse già sapeva che avrebbe partecipato da solo?
Inoltre, non si può pensare che data la richiesta del 10% sul fatturato dell’organizzatore, questo per avere comunque un margine di guadagno ha volutamente alzato i prezzi delle casette?
Io leggo quello che dice nell’intervista.
Se leggo “temporeggiare del Comune tra pubblicazione del bando e comunicazione dell’assegnazione” ne deduco che *dopo* aver visto il bando hanno raccolto velocemente 70 adesioni ma poi è passato troppo tempo prima di ricevere la comunicazione di aver vinto. E di quei 70 alcuni si sono sganciati. Tutto tra “pubblicazione del bando ” e “comunicazione dell’assegnazione”. Scritto molto chiaramente.
Il “ben *prima* dell’uscita del bando” è una tua illazione. E di altri qui che commentano. E di chi scrive l’articolo e si accoda ai commenti.
Se volete discutere di bandi fatti su misura cambiate articolo. E spostatevi di 4 km.
Meno male che c’è qualcuno che fa ridere, perchè “Natale a Como” fa proprio piangere.
Qualcuno mi spiega come fanno a controllare il 10%. Check dei corrispettivi di ogni casetta?
E’ il 10% del fatturato dell’organizzatore, cioè l’associazione che ha vinto il bando delle casette. Praticamente il 10% di quello che hanno incassato come “affitto” delle casette. I singoli espositori non entrano nel calcolo.
Noi comaschi non vogliamo le vostre casette, piazza Cavour deve restare libera e silenziosa come piace a noi!
Como per fortuna non è solo dei dormienti provinciali come lei. La Città deve finalmente decidere cosa vuole essere e di conseguenza agire. Se Como vuole essere una Città turistica, deve necessariamente dare servizi e attrattive, ma non si può volere questo e poi al contempo votare un’amministrazione che sta castrando il tessuto turistico e ricettivo (che peraltro dà lavoro e paga tasse) con questa tristezza di manifestazione natalizia
Parla per te , nessuno ti ha delegato
Mi sembra alquanto strano che avessero 70 operatori pronti prima della pubblicazione del bando, se il bando non era ancora pubblicato come potevano sapere che lo avrebbero vinto?
Sul fatto che abbiano trovato solo tre sponsor invece rende evidente come nessuna azienda volesse legare il proprio nome al Rapinatale (forse il Sindaco non è così amato come crede di essere)
Domanda assolutamente legittima. Come potevano esserci 70 operatori già pronti se non era uscito il Bando? Ma c’è un’altra domanda. Se non si conoscevano i termini del Bando come faceva a sapere che sarebbe stato conveniente parteciparvi per lui e per i 70 operatori?
Speriamo che qualcuno lo chieda al Sindaco …
Oh, bè. Se parlasse con questo giornale chiederemmo tutto (e potrebbe rispondere liberamente tutto, ovvio). Grazie per la riflessione, è servita a chiarire.
Beh, visto il livello di taluni articoli e commenti non è poi così sorprendente.
Avete bisogno di un disegnino per capire il senso di quella risposta ?
Ve lo riassumo: 1) esce il bando con scritto 50+20 casette 2) l’associazione raccoglie l’adesione da soggetti interessati per riempirle tutte e 70 e partecipa al bando 3) passa un po’ troppo tempo e quando finalmente arriva l’assegnazione all’associazione alcuni dei soggetti interessati si sono disimpegnati.
Non era difficile … dai riprovate con le “riflessioni che servono a chiarire”, alla prossima andrà meglio 🙂