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Taser, dal 30 maggio in uso anche alla polizia di Como. Molteni (Lega): “Strumento non letale, di difesa e di non violenza”

“Dopo Milano, Brescia e Sondrio, da lunedì 30 maggio il taser arriverà nella dotazione effettiva delle Forze di Polizia di Bergamo, Como, Cremona, Lecco, Lodi, Mantova, Monza, Pavia e Varese. Con questo ulteriore passaggio, gli operatori di pubblica sicurezza dei dodici comuni capoluogo di provincia della Lombardia potranno contare su uno strumento in più per difendere la propria incolumità e quella dei cittadini: impegno mantenuto”. Lo dichiara il Sottosegretario all’Interno Nicola Molteni, spiegando che “La pistola a impulsi elettrici, in dotazione a Polizia di Stato, Arma dei Carabinieri e Guardia di Finanza in tutta Italia, è destinata agli operatori di pubblica sicurezza che si occupano di prevenzione e controllo del territorio, ossia a coloro che sono in prima linea, ogni giorno, per tutelare la sicurezza dei cittadini”.

Questo strumento “non letale, di difesa e di non violenza – prosegue Molteni -, sta confermando gli ottimi risultati già osservati nel corso della lunga fase di sperimentazione che, insieme ad un accurato addestramento, ha preceduto il suo utilizzo operativo. E proprio in un momento in cui la domanda di sicurezza che viene dai territori è in aumento, gli investimenti nel settore sono prioritari. Ecco perché stiamo già lavorando per sbloccare ulteriori risorse e aumentare il numero dei taser in dotazione. Donne e uomini in divisa attendevano questo strumento da molto tempo: siamo soddisfatti di aver offerto una risposta concreta ed efficace alle loro aspettative, nella consapevolezza che tutelare la loro incolumità è la precondizione per garantire sicurezza ai cittadini”, conclude il sottosegretario

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3 Commenti

  1. Credo che questa dotazione sia una buona cosa ma non risolve nessun problema di sicurezza. Serve più personale e soprattutto presenza fisica costante, oggi non trovi un “agente” nemmeno col cane da tartufi inoltre andrebbero riviste molte leggi che riguardano la microcriminalità e i responsabili di furti, scippi e rapine. Inutile fermarli se dopo un’ora qualche giudice li rimette in libertà, il resto è solo retorica elettorale.

  2. Parlare di armi in questo periodo non è il meglio di cui vantarsi come fa Molteni, esponente di quella Lega per la quale la difesa è sempre legittimo. come sparare nelle spalle. Ma la Lega con le intenzione di voto che si ritrova, va alla ricerca del consenso pensando al passato, che essendo passato non torna più.

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