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Tendoni, roulotte, fumi, musica e luci strobo nel cuore di Como. L’ex assessore: “Roba da sagra ma tutti zitti”

Non ha forse tutti i torti l’ex assessore al Commercio del Comune di Como, Marco Butti, a lamentarsi per le differenze di trattamento di eventi simili a distanza di pochi anni. Ai tempi della giunta di centrodestra, ma a dirla tutta anche (e forse persino di più) nel quinquennio di Mario Lucini sindaco, le polemiche per i tendoni delle varie sagre sparse tra piazza Cavour, i giardini a lago e altre zone della centro città furono costanti e furibonde. Ora, invece, che la pur meritoria riconversione di piazza Perretta in area eventi e spettacoli è stata completata con lo sfratto dei precedenti parcheggi per residenti, l’immagine dell’allestimento di questo fine settimana torna a far discutere. Ma meno, molto meno.

Siamo davanti all’ex Banca d’Italia di Como, dove ha trovato spazio durante il weekend l’area food&beverage a cura dell’associazione Cuochi Master-Le Cucine dell’Unesco & Le Vie Francigene a Tavola, nell’ambito del weekend di Telethon a Como.

Il problema, secondo alcuni o almeno sicuramente per Butti, è l’impatto estetico e non solo estetico della tipologia di tendoni, gazebo, roulotte, fornetti fumanti, musica e luci stroboscopiche nel cuore storico di Como.  E infatti, il commento breve ma caustico dell’ex assessore è eloquente: “Condizioni peggiori della prestazione dell’Italia. Roba da sagre e la città, tutta, in silenzio”.

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43 Commenti

  1. Noi negli anni ottanta per divertirci un pochino si andava chi a Lugano chi a Milano … a Como purtroppo non ci volevano…..la mentalità è rimasta quella

  2. Invece di pensare alla bella sagra,che guardino lo schifo che tirano in piedi tra lungolago e giardini,20 anni e non hanno ancora finito,vergogna,e il lago esce ancora da sotto,bravi!!!

  3. Ma è questo il problema: l’organizzazione. Sono il primo a volere eventi in città, lo sono sempre stato, anche quando da residente in centro mi creavano qualche complicazione logistica (per usare eufemismi), ma ci vuole organizzazione attenta. Un conto erano gli eventi, tipo street food o quelli legati al mondo della birra, ai giardini a lago, ormai purtroppo un’oasi, l’unica, perduta; un conto erano gli chalet a tema invernale della città dei balocchi. Altra cosa sono volgari (nell’accezione buona ma che comunque stona in quel contesto) stand entro le mura. Perché vanno a deturpare lo stile architettonico e questo è inammissibile. Sono favorevole ad un turismo per tutti, infatti reclamo da sempre strutture per campeggiatori e camperisti, e sogno qualcosa per gli studenti di tutto il mondo, ma se si toglie decoro al centro ha ragione chi teme il turismo “da selfie” lungo lago e fuori dalle ville, a discapito di un centro, meraviglioso, da sfasciare

  4. Purtroppo..solo eventi scadenti..in una citta’ che ormai e’ un cantiere unico…invivibile per i comaschi…con la C maiuscola..e non come definiti in modo dispregiativo …dmpopolo.
    Siamo Comaschi e vogliamo la nostra Como.

  5. Bene animare la città, bene le sagre e le feste d’estate. Da persona anziana che abita in centro dico solo: pensate anche a noi. Qualche difficoltà pazienza, un po’ di disordine o di baccano, pazienza. Ma un po’ di rispetto per i vecchi non guasterebbe, visto che oltretutto questo mondo diventa sempre più vecchio. Si può festeggiare anche senza la musica a tutto volume e soprattutto non fino a mezzanotte…

  6. I cittadini vorrebbero poter dormire e non essere disturbati da fumi , rumori musiche e mortaretti.
    I turisti pensano che como sia tranquilla, non un luna park.

  7. Dal momento che si organizza qualcosa di nuovo oppure qualcosa di diverso in città, al popolo non và mai bene niente, perché deve sempre trovare dei difetti.
    Guardate Lugano, è una città MODERNA organizza eventi di cultura per grandi e piccoli per tutta l’estate e al popolo piace dato che non dura per sempre l’estate. Lugano è rivolta al futuro più di Como.!!

    1. Non è necessario scavallare in confine, ci sono tanti comuni italiani ben organizzati, anche più piccoli e con un flusso turistico in proporzione uguale o superiore. È Como ad essere un villaggio turistico fermo ai primi anni ’90

      1. Più i comaschi sono fermati al medioevo, non le va mai bene niente. Menomale che ai turisti interessa la città e le sue attrazioni estive e non sti cittadini pronti a contestare tutto e a brontolare sempre.

  8. Ma qualcuno ogni tanto si fa un viaggio all’estero o in altre città VIVE nella nostra bella Italia???? Questi eventi sono all’ordine del giorno e sono ciò che trasforma una città morta in una città pulsante!
    Sono appena tornata da Ferrara, dico da FERRARA, e davanti al Palazzo Estense c’erano bancarelle, mercatini delle pulci, chioschi di gastronomia e OVUNQUE TAVOLINI E AREE DESTINATE ALLA RISTORAZIONE.
    Il tutto in un’aria di vita e decoro degno di una città storica ma VIVA!
    A Como c’è il NULLA, il NULLA!
    E appena qualcosa si muove nella direzione dell’intrattenimento per cittadini e turisti scatta la ferocia della polemica.
    COMO CITTÀ MORTA!!!!!!

  9. Ma Butti ha ancora il coraggio di aprire bocca?

    Nota a margine: a questi poveri cristi delle bancarelle, pare per un errore del dirigente comunale, non hanno lasciato mettere tavoli e panche, con il risultato che la gente è andata a mangiare ovunque, seduta sui marciapiedi, sotto i portici etc.

  10. Molti Comaschi sono dei lamentoni a prescindere, parlano e criticano solo per cercare di delegittimare l’unico sindaco che si è impegnato nell’interesse della città, chissà dov’erano prima. Purtroppo ogni cosa portata a termine da questo sindaco è una bruciatura scottante a tutto il sistema partitico che ha governato Como negli ultimi decenni portandolo nelle condizioni che tutti conosciamo.

    1. Le bancarelle ci sono da decenne a Como, non le ha inventate Rapinese; poi io capisco che il vero tifoso dell’allenatore è quello che dice che è colpa dell’arbitro, dell’allenatore precedente, dei tifosi dell’altra squadra, del vento, della pioggia ecc. Contento lei…
      P.S. Per quanto riguarda le bancarelle in questione, direi anche chissenefrega (ipse dixit)

    2. Sindaco impegnato? Mah… Mi vengono in mente il Politeama, il punto unico di cottura, l’asilo Sant’Elia, la scala d’ingresso alla scuola, la palestra comunale, lo sfratto al luna park e quello alla bocciofila, lo stato delle strade, i ritardi alla piscina dello stadio, gli orologi fuori fase, le torri recintate e forse c’ è ancora altro..
      Per parlare parla tanto anche con un po’ di arroganza e presunzione…

  11. Ci sono stati periodi i cui si utilizzavano i giardini pubblici, ora inaccessibili… inoltre, dopo la pandemia è evidente che la gente non vuole più stare chiusa in casa (e menomale!) ….

    1. Qualcuno non capisce l’italiano, secondo me. Una cosa è ravvivare l’estate è la città, altra cosa è il GIRARROSTO. Le bancarelle che popolano Como sono di un degrado e disordine senza pari, sconclusionate, poco rappresentative del territorio,

  12. Partiamo dal presupposto che questa manifestazione era chiaramente destinata ai giardini a lago ma a causa del cantiere si è deciso di metterla in Piazza Perretta. Per ComoZero è stata un’enorme opportunità perchè anche se non l’avessero fatta scattava l’articolo “la giunta Rapinese toglie il bello dell’estate a Como, niente sagre ma solo eventi di lusso, vergogna!!”

  13. Alla gente non interessa se queste cose le organizza il centrodestra o il centrosinistra, è solo a chi mangia con la politica e ai suoi ultras che interessano queste cose.
    I cittadini vorrebbero avere una città viva e non una città dormitorio da 1000€ al mese.

  14. …e se non fai le cose ” e non si fa niente”…e se le fai ” è una vergogna”…cari i miei Comaschi: NON VI MERITATE LA CITTÀ CHE ABITATE…semplice…visione miope che arriva, si e no, al proprio ombelico (perché il portafoglio è nella tasca più su ovviamente) pronti a criticare ciò che si fa e ad ammirare le meraviglie degli altri… avete proprio la tristezza dentro…

  15. Butti, a non ha proprio vergogna ?? Lei davvero rappresenta il nulla e ha il coraggio di parlare. Illustri qualcosa di concreto che ha fatto quando era assessore. Siamo qui tutto orecchi ad ascoltare…..

  16. Non entro nel merito della situazione specifica.
    Rilevo però che ora la Banca d’Italia avrà qualche problema a cedere il suo palazzo a prezzi vantaggiosi visto il bailamme che vi staziona davanti.
    E’ un bene od un male? Chissà!

    1. Un evento di 2 giorni che ha impatto immediato sul valore immobiliare? Ma come fa a rimanere serio mentre lo dice? A sto punto tuteliamoci con un esorcismo, sai mai

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