Un tombino rumoroso e la difficoltà di un cittadino a ottenerne la sistemazione, a causa della competenza: questa la segnalazione arrivata in redazione da un nostro lettore. La pubblichiamo di seguito (per scriverci, inviare foto e video la mail è redazionecomozero@gmail.com, il whatsapp 335.8366795 e questa la pagina facebook).
Buongiorno, ho recentemente segnalato tramite l’apposito servizio al comune di Como la rottura di un tombino che provoca rumore fastidiosissimo di giorno e sopratutto di notte, chiedendo un intervento di riparazione. Mi è stato risposto che essendo un tombino della Tim il Comune non interviene.
Vi scrivo per informare della superficialità con la quale è stata trattata la segnalazione (non hanno nemmeno indicato a chi rivolgersi per competenza) e per rendere pubblico il fatto che nonostante questo problema riguardi una strada della città, via per Brunate, il Comune non se ne faccia carico. Ammesso che il chiusino sia di competenza Tim, qualcuno avrà pur visionato la corretta sistemazione sul manto stradale e qualcuno ne sarà responsabile (o la strada appartiene alla Tim?).
Con lo stesso zelo e rapidità con cui hanno declinato qualsiasi competenza sul problema, forse potrebbero intervenire su altri centinaia di chiusini sparsi sulle strade di Como (alcuni di 10 cm sotto l’asfalto, altri con i bordi rialzati di 5 cm) che inducono auto e sopratutto moto a fare pericolosamente lo slalom sulle strade cittadine (o sono tutti di proprietà di imprese private? )
Un saluto.
6 Commenti
un altro modo per ricordare che l0amministrazione non è al servizio del cittadino, ma viceversa…
Tombini rumorosi che ballano giorno e notte sotto il peso dei veicoli, e se il traffico è continuo finisci alla “neurodeliri” (che non cè più).
Segnalazione fatta 14 mesi fa ed è ancora così, anzi, una risposta verbale (coscienza a posto e scaricabarile), così nessuno interviene.
E pensare che un tempo si conosceva personalmente lo spazzino della strada e lo si rispettava. Adesso basta guardare (solo un esempio) la manutenzione delle aiuole di Piazza Cavour (il cosiddetto “salotto di Como”) per rendersi conto di come sono cambiate le cose. Ammettiamolo: siamo in declino!
Sconcertante che il comune non si assume la responsabilità di ciò che accade nelle proprie strade. Si vede anche nel dissesto del manto stradale lasciato da chi ha installato la fibra ottica, andato pure in mondovisione con il giro di Lombardia.
Non ci dovrebbe essere una supervisione dei lavori? Non dovrebbero ripristinare le strade a fine lavori?
Parliamo di un comune ricco come Como, non possiamo pensare che con il raddoppio delle tariffe del parcheggio e tutti i soldi portati dal turismo si debba camminare e guidare tra le buche!
Ci metta sopra un banchetto delle caldarroste e inizi a venderle. Quando arriveranno i vigili, gli faccia presente che non possono multarla, perché il tombino non è del Comune. Se a brigante brigante e mezzo, a imbe(ci)lle… 😉
il solito scaricabarile , il privato non può sapere a chi rivolgere il suo problema , il comune pensa con una frase di essere al riparo dalle critiche , meschinità di un addetto che non vuole rogne , andrebbero messi alla gogna questi impiegati o funzionari che fanno gli gnorri
Se il “tombino” non è del Comune saprà sicuramente anzi “deve sapere” chi ha colocato il tombino e pertanto dovrebbe sollecitare il responsabile a intervenire immediatamente alla sistemazione oppure provveda il Comune addebitando le spese al responsabile.