I cittadini di Torno si attivano per tutelare il patrimonio storico e naturale del paese. Domenica 15 novembre, infatti, è stata lanciata su change.org una petizione contro l’abbattimento di due pini marittimi secolari.
“L’Amministrazione Comunale ha autorizzato un pesante intervento edilizio privato che prevede l’abbattimento di due pini marittimi già presenti in una cartolina del 1916 – si legge nella petizione su change.org – Questo nonostante la stessa Amministrazione, due anni fa, si fosse impegnata, come previsto dalla legge, a costituire il registro degli alberi storici e la loro salvaguardia”.
Chi ha lanciato la petizione, in particolare, si riferisce a una scelta economica dell’Amministrazione comunale di Torno che in questo modo avrebbe “svenduto” la storica Villa Convento che fa parte del paese sul Lago di Como dall’800.
Continua, infatti, la petizione: “L’amministrazione Comunale ha autorizzato l’abbattimento dei due pini marittimi secolari che da 200 anni danno il benvenuto a chi arriva da Como, per far posto a parcheggi interrati, una piscina e una serie di appartamenti di lusso che, sotto la dizione, “recupero edilizio” comporterà lo smantellamento di Villa Convento e del suo parco. Un complesso edilizio nato come fortilizio nel IX secolo, diventato convento nel 1300 quindi, dal 1700 residenza nobiliare, e infine villa privata”.
In poco meno di 24 ore, la petizione ha già raggiunto oltre 100 sostenitori che hanno firmato contro l’abbattimento degli storici pini marittimi.
Numeri che dimostrano quanto i cittadini di Torno, e non solo, tengano alla tutela del patrimonio storico, architettonico e naturale “che rende unici i borghi, i paesi e le nostre città” e che “viene svenduto alla speculazione edilizia” – come si legge, ancora, nella petizione.
Il sindaco del paese, Rino Malacrida, tuttavia ci spiega: “Ho letto la petizione, purtroppo però non possiamo andare contro i diritti di un privato. Si tratta di un progetto di circa 6 anni fa, avvallato dalla Commissione Ambiente e da quella ai Beni Monumentali che non sono in capo al nostro Comune. Quindi, non abbiamo titolo di intervenire su questo progetto di un privato. Sicuramente si tratta di piante che hanno la loro epoca, ma da quel che ricordo si parlava di tagliare solo uno dei due pini marittimi”.
“Le petizioni sono utili – conclude il primo cittadino – come sindaco sono sempre aperto alle riflessioni ma ripeto, in questo caso non possiamo fare nulla come Comune”.
5 Commenti
Ha ragione, vado subito a firmare. Basta con questo scempio
Da ex consigliere comunale di minoranza dispiace soprattutto perché nel precedente mandato, su spinta del nostro gruppo il Sindaco si era impegnato ufficialmente a costituire un registro per la salvaguardia degli alberi storici (come previsto dalle leggi nazionali) proprio per evitare situazioni come queste… ad oggi però di quel registro, a quanto pare, non esiste ancora.
Le belle Arti cosa dicono? Trattasi di sostanziale modifica dello Skyline di torno nonché del lago.Bisogna coinvolgere le belle Arti, decisione che il sindaco di Torno mi sembra incapace di prendere!
Ai cittadini di Torno (ma anche a quelli di altri Comuni per non parlare degli immobiliaristi) farà sicuramente piacere sapere dal sindaco Malacrida che “in questo caso non possiamo fare nulla come Comune” oppure che “non abbiamo titolo di intervenire su questo progetto di un privato “. Che quindi, davanti alle decisioni di altri Enti, l’amministrazione comunale non può fare che da semplice passacarte e ogni privato può fare quel che vuole. L’immagine che ne esce è quella di una amministrazione, bontà sua, inerte rispetto alla difesa del patrimonio storico, culturale e urbanistico del proprio paese e alla tutela del paesaggio, compresi quei due alberi secolari (per altro tutelati da una legge dello stato e che un’amministrazione attenta dovrebbe difendere anche contro i pareri di altri Enti) . Quanto poi ad affermare che le “petizioni sono inutili” il sindaco Malacrida fa un altro cattivo servizio alla immagine della sua amministrazione tacciando di inutilità l’attenzione che, come s’usa in democrazia con la liberta di parola, dei cittadini mostrano a temi che interessano il suo paese e in generale il paesaggio italiano, cosa che una vera amministrazione dovrebbe tenere sempre presente. Tutto questo quando siamo a pochi giorni dal 21 novembre, Giornata nazionale degli alberi. Una giornata che molto probabilmente l’anno prossimo, a Torno, sarà festeggiata con uno o (forse) due alberi secolari in meno. Perché non si può “fare nulla come Comune”!!!!
Stiamo parlando di pini marittimi ultrasecolari, che la natura ha preservato fino ai giorni nostri e che sono tutelati e protetti dalla legge 10/2013 del ministero dell’Ambiente