Dopo l’ordinanza emanata il 3 settembre scorso dal sindaco di Tremezzina, Mauro Guerra, l’acqua del paese è tornata ad essere potabile.
Come descritto da Guerra, settimana scorsa, i primi prelievi svolti da Ats, che poi hanno dato luogo all’ordinanza, avevano rivelato concentrazioni non conformi di batteri coliformi.
Nuove analisi hanno dimostrato il rientro della situazione entro i livelli di guardia.
“Con tutta probabilità i valori fuori norma sono dovuti a un forte temporale che deve aver portato terriccio o altro materiale a contatto con l’acqua – il sindaco aveva dichiarato a ComoZero, sicuro di un rientro imminente dell’emergenza – non ci sono cause strutturali legate all’acquedotto”.
Nel frattempo, una seconda ordinanza ha interessato Tremezzina, impedendo la balneazione nel tratto di lago antistante la spiaggia Amila, anch’essa revocata proprio oggi.
Si è trattato di un agosto (e inizio settembre) di divieti che hanno interessato il consumo di acqua in tutta la provincia di Como.
All’inizio di agosto, il Comune di Colverde ha dovuto vietare il consumo di acqua per eccessivi livelli di Propazina, un diserbante, registrati nelle riserve idriche del paese.
Alla fine di agosto, sempre dopo aver rinvenuto concentrazioni troppo alte dello stesso composto chimico, il sindaco di Grandate, Alberto Peverelli, ha dovuto emanare un’ordinanza simile che per diversi giorni ha tenuto chiusi i rubinetti del paese alle porte di Como, salvo poi essere revocata il 3 settembre scorso.