Incalzato in consiglio regionale – e dopo aver definito “pienamente sufficiente” il servizio di Trenord solo pochi giorni fa – l’assessore regionale ai Trasporti Lucente oggi ha invertito la rotta assegnando una complessiva “insufficienza” all’andamento dell’azienda, pur ribadendo che la puntualità dei treni è migliorata rispetto al 2019.
“L’assessore Lucente ci ha ripensato: se ieri dava la sufficienza a Trenord, oggi la boccia e, addirittura, lamenta i troppi ritardi e i problemi di affidabilità dei treni regionali. È arrivato a parlare addirittura di una “globale insufficienza”. Incredibile”, dichiara il consigliere regionale del Partito Democratico, Angelo Orsenigo, che già nei giorni scorsi era intervenuto in risposta all’assessore regionale ai trasporti, in quota Fratelli d’Italia, invitandolo a salire sulla Como-Lecco, una delle peggiori tratte ferroviarie lombarde per disagi e ritardi. Lucente, nella seduta odierna di Consiglio regionale, ha affermato che “la sufficienza data all’azienda, in realtà, nei termini tecnici di chi si occupa di trasporto è una insufficienza”.
“Evidentemente l’assessore si è ricreduto. Bene…o quasi. Rimane un mistero: se questa è la situazione allora perché rinnovare in giunta l’affidamento del servizio ferroviario regionale a Trenord per altri dieci anni, con 110 milioni di euro in più per ogni singolo anno? – insiste Orsenigo – Hanno staccato un assegno in bianco, così, senza gara. Il fatto è che il servizio negli ultimi anni non segna un miglioramento ma, anzi, una regressione”.
“Ricordiamo un dato su tutti – conclude il consigliere regionale comasco del Pd – le tratte a non rispettare gli standard di affidabilità erano 3, sette anni fa. Oggi, siamo a 26. E su questo non si può scherzare, perché i cittadini si aspettano di avere un servizio di qualità. La strada maestra doveva essere una gara con cui tutelare la parte sana di Trenord – i lavoratori – e dare un servizio migliore ai pendolari lombardi”.
3 Commenti
Il rinnovo del contratto non è il solo tema. Il tema è la durata, dieci anni sono un’eternità, e quello che c’è dentro il contratto: il livello di servizio atteso, gli strumenti di controllo del servizio, gli investimenti programmati, ecc.ecc. Considerando le premesse, non c’è molto da essere fiduciosi soprattutto sui contenuti di questo contratto.
Gia’ , perche’ rinnovare per altri 10 anni ?? a pensar male diceva il caro Giulio……
La puntualità dei treni sarà anche migliorata rispetto al 2019, come sostiene l’assessore Lucente; ma i tempi di percorrenza non sono cambiati da quelli dei primi anni Ottanta (e presumibilmente Settanta, Sessanta ecc. ecc.): per andare da Como a Milano, un’ora ci si metteva e un’ora (se tutto fila liscissimoi) ci si mette.