Novità da domani per proprietari e inquilini degli immobili situati nel Comune di Como.
Un nuovo Accordo Territoriale sui contratti di locazione ad uso abitativo a canone concordato (3+2), di locazione transitori e per studenti universitari è stato infatti firmato questa mattina, lunedì 5 ottobre, in Sala Consiliare alla presenza del sindaco Mario Landriscina e delle Associazioni del settore.
Soddisfatto, in primis, il presidente di Confedilizia Como Claudio Bocchietti. “Si tratta di un accordo migliorativo rispetto a quello del 2003 – spiega – I canoni si sono un po’ alzati, l’accordo consente ai proprietari di accedere alla cedolare secca pagando il 10% di tasse per la città di Como e consente la riduzione del 25% dell’IMU e del 30% dell’imposta di registro. L’obiettivo era, infatti, di consentire ai proprietari di avere sgravi fiscali e allo stesso tempo agli inquilini di avere un contratto a canone agevolato”.
Dopo quasi due anni di trattativa, le Associazioni del settore sono quindi giunte alla sottoscrizione di un documento che rafforza e aggiorna gli strumenti a disposizione di proprietari e inquilini per dare vita a un rapporto locatizio alternativo rispetto al classico 4+4, beneficiando delle agevolazioni fiscali previste dalla legge.
“Abbiamo cercato, con un lavoro di raccolta di dati e analisi del mercato, di prendere i benefici fiscali spostandoli a carico del conduttore – aggiunge – Le organizzazioni sindacali terranno monitorata la situazione, valutando eventualmente se apportare dei correttivi”.
Il nuovo accordo, poi, servirebbe anche a facilitare la locazione a Como, cercando di ripopolare la città.
“Ci aspettiamo che venga utilizzato da moltissimi soggetti e quindi costituisca un freno allo spopolamento della città di Como – spiega Bocchietti – Negli ultimi anni l’utilizzo degli immobili si era molto spostato sui b&b, quindi abbiamo visto più turisti e meno abitanti in Como. L’effetto demografico del nuovo accordo dovrebbe essere quindi positivo, perché vivacizza ulteriormente Como come città residenziale”.
E conclude: “Si tratta di un contratto anche green perché va a favorire gli immobili con una buona classe energetica. In particolare, si ha un aumento del canone se la classe energetica è alta. Anche questa condizione è stata accettata di buon grado perché anche i proprietari hanno una loro coscienza ecologica, in più questo è un requisito assolutamente necessario e richiesto dal mercato”.