RADIO COMOZERO

Ascolta la radio
con un click!

Attualità

Tutti i frontalieri in Svizzera non hanno mai guadagnato così tanto (come i supermercati italiani di confine)

Gli stipendi dei frontalieri italiani che lavorano in Svizzera stanno vivendo un aumento automatico e significativo, spinto esclusivamente dalla sorprendente forza del franco svizzero rispetto all’euro. I lavoratori si ritrovano con una busta paga più pesante al momento della conversione, un beneficio che non deriva da bonus o aumenti contrattuali diretti, ma interamente dal tasso di cambio euro-franco.

Nuovo minimo storico per l’euro: il franco a quota 1,08

La valuta elvetica ha raggiunto un nuovo traguardo storico che ha consolidato il suo ruolo di bene rifugio. Negli ultimi 2 giorni l’euro è sceso ai minimi assoluti nei confronti della divisa elvetica:

  • Tasso di Cambio: 1 Franco Svizzero vale praticamente 1,08 Euro.

  • Conversione: per ottenere 100 Franchi sono necessari circa 108 Euro. Al contrario, 100 Euro equivalgono a soli 92 Franchi svizzeri.

Questo superamento è netto e significativo. Il precedente ‘record di debolezza’ per l’euro si era attestato a quota 1,07, un livello toccato in precedenza sia a metà aprile che il 13 settembre. Si è passati rapidamente dalla tanto discussa parità euro-franco a un netto sorpasso che inverte gli equilibri storici.

L’impatto economico: chi ride e chi piange

Il fenomeno del franco forte genera inevitabilmente effetti diretti e opposti sulle due economie di confine.

La gioia dei frontalieri e dell’economia Italiana

I frontalieri italiani sono i principali beneficiari di questa dinamica: la loro retribuzione, pur restando invariata in franchi, si traduce in un potere d’acquisto maggiore una volta convertita in euro.

Parallelamente, l’economia italiana di confine accoglie con favore il record:

  • I negozi e i supermercati italiani nelle province di Como, Varese e nelle zone limitrofe possono aspettarsi una massiccia ondata di clientela ticinese e svizzera in generale.

  • La convenienza del cambio spinge i consumatori elvetici a varcare il confine per acquisti e servizi, alimentando il commercio locale.

L’allarme del commercio svizzero

Di contro, l’eccessiva forza del franco è un fattore di forte preoccupazione per le attività economiche elvetiche. I commercianti svizzeri e i gestori delle pompe di benzina vedono peggiorare la loro competitività, con i consumatori locali incentivati a spendere all’estero.

L’intervento della BNS e le tendenze globali

L’apprezzamento del franco è una conseguenza diretta delle tensioni geopolitiche e delle incertezze globali (come la guerra dei dazi innescata dal “Liberation Day” dichiarato dall’ex presidente USA Donald Trump), che spingono gli investitori a cercare la sicurezza delle valute rifugio. Non a caso, anche l’oro sta nuovamente puntando al suo record di valore.

Dopo un breve rallentamento tra aprile e giugno, il franco è tornato ad apprezzarsi con forza da inizio agosto. Attualmente, non si registra traccia di interventi della Banca Nazionale Svizzera (BNS) per frenare il rialzo. Tuttavia, secondo gli operatori finanziari, la pressione per un intervento sul mercato, volto a riportare i tassi d’interesse in territorio negativo, cresce di giorno in giorno per tutelare l’export e la competitività svizzera.

© RIPRODUZIONE RISERVATA
TAG ARTICOLO:

Potrebbe interessarti:

Videolab
Turismo