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Un sogno in bici, battello e treno: la rinascita dello storico tour del 1887 tra i laghi di Como, Lugano e Varese

Cinque città ticinesi (Lugano, Bellinzona, Locarno, Mendrisio e Chiasso), insieme a Como, Lecco, Varese, e altri centri come Luino e Ponte Tresa. Tre laghi e una popolazione che, messa insieme, supererebbe i due milioni di persone. Questi i confini della “Città dei Laghi”, il modello di città diffusa, a lungo studiata, per creare un modello alternativo alle grandi aree metropolitane di Zurigo e Milano.

Una realtà unita dal territorio che supera le barriere doganali e dagli aspetti socio economici comuni. Tutto questo è oggetto di analisi, avviate anni fa, che adesso entra nella fase di presentazione vera e propria. L’idea della “Città dei Laghi” – che forma il quinto volume della serie degli “Atlanti” – è stata illustrata in un incontro organizzato dal Rotary Act Mendrisiotto. A fare gli onori di casa Matteo Quadranti, presidente del Rotary club Mendrisiotto che ha spiegato come siano 20 i club (ticinesi e italiani) coinvolti oltre ai diversi comuni e alle Università dei territori coinvolti (Insubria, Suspsi e Politecnico).

Creare dunque una macro regione per far si che città ticinesi e realtà quali Como non siano solo territori periferici o di transito. “Sono tanti gli interessi comuni che ci uniscono e che sono sottovalutati dalla politica nonostante la creazione della Regio Insubrica”, dice il professor Michele Arnaboldi, architetto e responsabile dell’Atlante Città dei Laghi.

Intanto I soggetti coinvolti hanno iniziato a confrontarsi. E infatti ormai venti giorni fa “si è svolta una prima riunione con i comuni di Como, Varese e atri soggetti interessati per sapere come sviluppare l’idea di Città dei Laghi – aggiunge Arnaboldi – Un incontro positivo che speriamo ora di approfondire, organizzando conferenze, dibattiti e altro. Incontro dal quale sono emersi spunti e riflessioni”.

Alcuni primi progetti di natura turistica – uno dei temi che dovrà essere sviluppato – sono già stati portati avanti. “Abbiamo cercato di coinvolgere i responsabili comaschi del comporto turistico per creare, ad esempio, pacchetti turistici transfrontalieri con soggiorni nelle diverse realtà della Città dei Laghi, ma non ha avuto per ora riscontri. Piace invece il progetto “1887”, una visita dei tre laghi in bici, battello e treno. La Navigazione Lago di Lugano e la Gestione Navigazione laghi intendono infatti rievocare un tragitto storico del 1887. Idea che ha già avuto sostengo dei sindaci ticinesi e di Como, Varese e Luino. Progetto già in stato avanzato anche se dovranno essere migliorate le ciclopeodanali tra Porlezza e Menaggio e tra Luino e Ponte Tresa con l’obiettivo di inserire magari il tutto un un Interreg.

Affascinante inoltre il documento (qui il documento con tutti i progetti) che immagina idee e progetti pensati per creare nuovi collegamenti o rigenerare aree già esistenti nei diversi territori come, ad esempio, un ripensamento dell’idroscalo di Como con idrovolanti elettrici, o il recupero della linea ferroviaria Como-Varese con la creazione di una rotaia sospesa, meno impattante. Dalla “Città delle api”, al “Teatro in cava” di Lecco. Infine si è parlato, a livello di infrastrutture, anche del progetto del Tra Treno già in fase di studio a Varese (i dettagli).

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