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“Una follia”, “Serve un progetto vero”, “Un passo avanti”: Borgovico vecchia e la Ztl serale, la via si divide

Per via Borgovico Vecchia, l’eterna incompiuta, sembra profilarsi un nuovo orizzonte di rinascita. Dopo le infinite discussioni degli anni passati, i cantieri che l’hanno bloccata a lungo e temporaneamente snaturata e le diverse idee tra cui quella di pedonalizzarla – proposta che ha diviso nettamente commercianti e residenti della via – adesso questo angolo cittadino ricco di fascino, potrebbe in futuro essere parte della Ztl, almeno tra le 20 e le 8 del mattino dopo. Di questo ha parlato di recente il sindaco Alessandro Rapinese. Una zona a traffico limitato dunque per la “piccola Brera comasca” così da non eliminare del tutto il transito dei mezzi ma un’operazione capace di regolamentarli, controllarli e rallentarli a una velocità che sia a misura di uomo. Soluzione serale in fase di analisi per far rinascere un angolo di Como dove ancora esistono negozi storici, gallerie d’arte e locali per i più giovani. Il tutto senza dimenticare che a breve arriverà un’asfaltatura provvisoria per l’inverno e soprattutto tenendo presente come ci siano 2,5 milioni di euro pronti per la riqualificazione.

Ma cosa ne pensano le diverse anime della via? La prima a parlare è Giada Pappalardo, di “Virtus Animi”, studio di traduttori e interpreti professionisti. “Credo sia una follia, al pari dell’idea passata di pedonalizzare – attacca senza esitazioni Giada – ricordo perfettamente quando, lo scorso 28 maggio in un’assemblea pubblica, alla presenza di residenti e commercianti emerse con chiarezza la necessità di rendere fruibile la via. Ovvero di creare servizi, abbellirla, renderla verde e sempre più sicura. Una zona a portata di pedoni, certamente, e di automobilisti. Questo era il sentire comune. E tra i presenti c’era anche l’attuale sindaco Alessandro Rapinese che sembrava condividere. Ebbene sta facendo l’opposto. Parlare di Ztl non va bene. Porre restrizioni è per noi commercianti soprattutto un grande danno”. Dunque il “caso” Borgovico rimane complesso. “Per le attività commerciali gli esperimenti non funzionano e anche se i primi anni di Ztl, come detto dal sindaco, prevederebbero la chiusura serale e nei weekend, non cambia la sostanza del ragionamento visto che poi andrebbe estesa”, conclude Pappalardo.

Più possibilista, anche perché impatterebbe meno sulla propria attività, è Franco Redaelli del pastificio “Gilio”. “Siamo ovviamente aperti a prove che possano migliorare la vivibilità nel complesso della via. Al limite un timore potrebbe riguardare eventuali altri cambiamenti, che potrebbero generare qualche disorientamento tra chi frequenta la zona. Detto ciò, per quanto ci riguarda avrebbe un impatto minimo visto che la nostra attività si concentra nelle ore diurne. Certo, qualche problema in più potrebbe magari verificarsi nei weekend. Da tempo si cerca di immaginare il futuro di via Borgovico e non è certamente facile”.

Chi la via la conosce molto bene, soprattutto nelle ore serali e notturne è invece Tonino De Falco, cuore del “Birrivico”, storica birreria frequentata da giovani, turisti e non solo. A lui chiediamo un’opinione anche in virtù del fatto che spesso le lamentele dei residenti hanno riguardato rumori e schiamazzi notturni. “Il nodo decisivo è soltanto uno, ovvero quello di poter contare su un progetto vero alle spalle – spiega Tonino – la Ztl così come è stata nominata non ha molto senso se non collegata a una visione e a persone che sanno ciò che vogliono fare”. E per costruire una via Borgovico su misura è allora fondamentale “parlare e confrontarsi con gli attori che ogni giorno vivono e animano la zona – prosegue De Falco – ecco allora che ci sarà chi domanderà magari spazi esterni maggiori per i propri locali, chi nuove regole sul carico e scarico nelle ore diurne, chi, come i residenti, punterà al decoro e alla riqualificazione ambientale nel complesso per poter godere della loro strada. Insomma, bisognerà ragionare insieme. Le risorse mi pare adesso siano state individuate, bene, è ora di costruire il futuro”. E sulla Ztl con chiusura notturna e nei weekend il pensiero è altrettanto netto.

“Non è sicuramente questo lo snodo cruciale – spiega Tonino – mi spiego meglio: potrebbe avere un senso sempre dopo avere inquadrato nel complesso l’area. Se si arrivasse a poter contare su un ampio parcheggio, e mi riferisco a quello della stazione, allora sì che le persone potrebbero lasciare l’auto senza difficoltà, fare spese di giorno o arrivare di sera per passeggiare e godersi la via, i locali e le offerte culturali che da sempre sono un valore aggiunto. Così via Borgovico vecchia diventerebbe una vera e propria porta della città capace poi di condurre fino al centro storico”.

“Eventi, mostre e quartiere a misura d’uomo” da Ester Negretti un ok entusiasta

Ester Negretti, volto storico delle battaglie per il rilancio di via Borgovico Vecchia e presidente dell’associazione “Borgovico Street”, da tempo si spende per cercare di veder nascere una nuova via. In passato insieme agli altri residenti e commercianti ha organizzato eventi e serate speciali e in più di un’occasione ha rilanciato la necessità di progettare e investire in questa zona. Adesso, con le risorse a disposizione – ovvero i 2,5 milioni di euro annunciati dal sindaco di Como – e la possibile sperimentazione, come annunciato in campagna elettorale e ribadita di recente sempre da Alessandro Rapinese, di una zona a traffico limitato che dovrebbe innanzitutto prevedere la chiusura nei weekend e nelle ore serali dalle 20 alle 8 di mattina, torna a spiegare il suo punto di vista.

Como associazione Culturale Borgovico Street, l’artista Ester Maria Negretti nel suo atelier

“Il vero tema, da sempre, è quello collegato alla vivibilità e alla fruibilità per residenti e commercianti di questa magnifica parte di Como. Ecco allora che chiudere la strada dalle 20 di sera alle 8 potrebbe essere sicuramente un passo in avanti molto importante. A prescindere da come si voglia chiamare un simile provvedimento, Ztl o altro, ciò consentirebbe ai commercianti di operare nelle ore diurne senza difficoltà e ai locali e agli altri soggetti magari interessati a far vivere la via anche di sera con eventi o mostre, di poter contare su una strada a misura d’uomo”. Questo l’esordio di Ester Negretti che, dopo aver di recente incontrato il sindaco di Como, si concentra poi sul futuro a lungo termine della via. “Le risorse ci sono e questo è decisivo. Come altrettanto fondamentale è il fatto che lo stanziamento da 2,5 milioni di euro sarà fatto entro l’anno. Intanto sarebbe magari utile far eseguire uno studio preliminare per capire come, e da chi, viene vissuta la strada. Ciò permetterebbe di raccogliere informazioni utili da poter sfruttare poi in fase di progettazione“.

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6 Commenti

  1. Essendo nato lì mi piacerebbe vedere finalmente una via storica di Como valorizzata..in quanto a renderla pedonale non sarebbe un problema se supportato questo progetto da un parcheggio abbastanza grande e gratuito per chi faccia compere nei negozi della via.

  2. Chiuderla al traffico equivale a paralizzare la città , già di per sè paralizzata (grazie anche ai semafori sincronizzati per fermarsi ogni 200 metri).

  3. Non siamo mai contenti, questa è la verità
    Chi fa sbaglia, chi non fa, no.
    Como resterà sempre bloccata, ogni proposta viene respinta.
    Piuttosto buttate fuori lo stadio dalla città che resta bloccata x 20 tifosi ospiti!!

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