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Lombardia, ecco il vaccino Novavax: diverso e più “tradizionale” ma non si può scegliere

Arriva anche in Lombardia, a partire da questo fine settimana, il vaccino anti Covid Novavax. Si tratta di un preparato più tradizionale di quelli impiegati finora nella lotta al virus rispetto ai vaccini a mRNa, come Pfizer e Moderna, e a quelli a vettore virale, come AstraZeneca e Johnson & Johnson.

L’annuncio è stato dato nelle scorse ore dal commissario straordinario Francesco Paolo Figliuolo: “A fine settimana arriveranno poco più di un milione di dosi di vaccino Novavax. Saranno subito distribuite a tutte le regioni e Province autonome. Poi ne arriveranno un altro paio di milioni a marzo”.

Come funziona Novavax

Novavax lavora preparando il corpo a difendersi dal Covid. Il vaccino contiene una versione di una proteina che si trova sulla superficie del SARS-CoV-2 (la proteina spike), che è stata prodotta in laboratorio. Contiene anche un “adiuvante”, una sostanza che aiuta a rafforzare le risposte immunitarie al vaccino.

Quando a una persona viene somministrato il vaccino, il suo sistema immunitario identificherà la proteina come estranea e produrrà difese naturali – anticorpi e cellule T – contro di essa. Se, in seguito, la persona vaccinata entra in contatto con SARS-CoV-2, il sistema immunitario riconoscerà la proteina spike sul virus e sarà pronto ad attaccarla.

Gli anticorpi e le cellule immunitarie possono proteggere dal Covid lavorando insieme per uccidere il virus, impedire il suo ingresso nelle cellule del corpo e distruggere le cellule infette.

Come già precisò a inizio anno il commissario lombardo per l’emergenza Covid, Guido Bertolaso, non sarà comunque possibile scegliere che tipo di vaccino si vuole ricevere tra quelli disponibili.

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