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Variante Tremezzina, Casartelli (Confesercenti) e l’appello ai parlamentari: “30 milioni per le imprese colpite dalla chiusura della Regina”

Il presidente di Confesercenti Como, Claudio Casartelli, nei giorni scorsi ha scritto a tutti i Parlamentari della provincia di Como affinché i gruppi parlamentari e il governo trovassero una intesa per predisporre un fondo straordinario di 30 milioni di euro da tradurre in ristori alle imprese colpite dalla chiusura della Statale Regina per 4 mesi a Colonno per l’avvio del cantiere della Tremezzina e per consentire alla imprese di accedere alla cassa integrazione straordinaria.

Ecco la lettera a deputati e senatori:

Come Loro sapranno il nostro territorio sta affrontando la sfida della realizzazione della Variante della Tremezzina, un’opera tanto attesa, importante e irrinunciabile.

Il cantiere è partito a fine Novembre e ha comportato la chiusura della Statale Regina a Colonno, laddove verrà realizzato il tunnel di ingresso, fino alla fine di Marzo. Tale chiusura, come prevedibile, sta causando ripercussioni negative su ristoranti, strutture ricettive, operatori dei mercati, negozi, attività commerciali, artigianali e industriali che hanno subito una contrazione della domanda di beni e servizi.

Pensiamo che sia giusto e corretto destinare una parte degli oltre 80 milioni di euro, risparmiati da Anas per la realizzazione della prima parte dei lavori con strada chiusa, alle imprese che stanno subendo e subiranno una forte contrazione della domanda dei clienti e conseguentemente di ricavi e utili.

Ci permettiamo quindi di sottoporre Loro l’idea di istituire un fondo straordinario di 30 milioni di euro a favore delle imprese danneggiate dalla chiusura per 4 mesi della Statale Regina a Colonno per la realizzazione della Variante della Tremezzina, a favore delle imprese che abbiano subito una diminuzione degli utili nel periodo compreso tra il 1 Dicembre 2021 e il 31 Marzo 2022 in confronto all’anno precedente superiore al 30%, riconoscendo loro gli importi risultanti nella differenza, in percentuale rispetto al monte totale riconosciuto a tutti i richiedenti di 30 milioni di euro, con limite massimo di 20 mila euro per ciascuna impresa, redistribuendo eventuali avanzi del fondo da 30 milioni di euro in percentuale a chi avesse subito una diminuzione degli utili superiori ai 20 mila euro. Dando facoltà, inoltre, alle imprese di presentare domanda di cassa integrazione straordinaria per i quattro mesi per i propri dipendenti. Ammettendo la presentazione delle domande da parte di tutte le imprese con sede operativa nei Comuni del Centro e Alto Lago di Como, a partire da Colonno, comprendendo anche i Comuni della Valle d’Intelvi e di Argegno.

Tale misura dovrebbe materialmente tradursi in un emendamento alla manovra di bilancio all’esame del Parlamento prima che il testo definitivo venga definitivamente licenziato entro fine anno, in accordo tra tutti i gruppi parlamentari e con il Governo. Confidiamo che la richiesta possa trovare il Loro ascolto e tradursi in un atto legislativo concreto.

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6 Commenti

  1. Bisogna riconoscere al Presidente della Confesercenti una straordinaria capacità di trovare giustificazioni per chiedere aiuti ai poveri commercianti colpiti da qualsiasi avversità. E dire che la resilienza, intesa come la capacità di affrontare e superare un evento traumatico o un periodo di difficoltà, è considerata ormai da tutti gli studiosi di management come la dote principale che l’impresa deve possedere oggi. Il mondo si evolve a una velocità senza precedenti, la pandemia sta modificando il nostro sistema di vita, nuovi investimenti all’orizzonte con il Next Generation Eu ma se i miei esercenti non riescono a fare il ristoratore, il salumiere o il tappezziere alle stesse condizioni di lavoro dei loro trisavoli, dobbiamo per forza aiutarli noi perché loro da soli non riescono a trovare nuove opportunità. Poveri loro, poveri noi e povero il Presidente della Confesercenti che oltre al solito “piattino” non riesce a far vedere ai parlamentari, a noi e soprattutto ai suoi associati.

  2. Basta con queste continue frignate!! Come si dice localmente “togliere a chi piange e dare a chi ride” (libera traduzione ). E forse qualche scontrino in più non guasterebbe.

  3. Chissà quando la variante taglierà i paesi dal flusso di traffico e conseguente clientela…cosa chiederanno!!?

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