La chiusura della Statale Regina, tratto Colonno, per l’inizio del cantiere si avvicina sempre di più e le perplessità tra i residente e le aziende non tendono a placarsi.
Tra i più danneggiati ci sono sicuramente le attività, infatti qualche settimana fa abbiamo ascoltato la storia della acqua Chiarella, che per ogni transito dovrà spendere 100 euro in più, senza contare le tempistiche dei viaggi, nettamente più lunghe.
La situazione non è diversa per Tullio Abbate Jr, figlio del leggendario costruttore di barche: “Noi abbiamo gli uffici a Tremezzo ma il cantiere a Schignano, dovrò di conseguenza fornire una barca ai miei dipendenti, dotata di tetto e riscaldamento, con tutte le spese a mio carico per superare lo stop della Regina – denuncia – inoltre sto consigliando ai miei clienti di venire prima del 29 novembre (data della chiusura della Regina, Ndr)”.
Inoltre il danno economico per l’azienda non è da sottovalutare: “I costi saranno importanti è inutile nasconderlo – sottolinea – con gli 80 milioni che Anas ha risparmiato avrebbero dovuto aiutare economicamente le aziende e i residenti”.
Emerge poi un particolare che, visto le difficoltà nel trovare delle soluzioni alternative al transito, lascia perplessi: “Ci voleva più collaborazione tra le istituzioni e i privati – racconta – io qualche mese fa, con un giro di chiamate e qualche incontro, mi ero messo a disposizione delle amministrazioni, portando la mia esperienza, per il trasporto dei residenti. Non sono stato mai più ricontattato”.