La mobilità del futuro passerà anche attraverso i vertiporti, ovvero dei punti da cui far partire dei voli elettrici a decollo verticale per raggiungere lo scalo internazionale di Malpensa. Un nuovo modello intelligente per attirare e far muovere quanti si spostano per turismo o per affari tra Como, Varese e il Ticino. E se di queste soluzioni futuribili ha parlato di recente in campagna elettorale candidato di centrodestra Giordano Molteni, durante un incontro con esperti del settore (i fatti), – non senza perplessità o persino ironie sull’opera – c’è chi ha già fatto un deciso passo avanti. Si tratta del Comune di Varese che dopo aver preso parte a una riunione con i vertici di Sea (il resoconto), ha compiuto un ulteriore passaggio.
Nei giorni scorsi infatti durante un sopralluogo compiuto dal sindaco della città Giardino Davide Galimberti nell’area delle stazioni dove è in corso un ampio progetto di riqualificazione per collegare gli scali delle Nord e dello Stato, si è anche puntato lo sguardo su un parcheggio vicino – che nelle intenzioni dell’amministrazione andrebbe implementato – dove appunto si potrebbe anche ipotizzare la “fermata urbana” del vertiporto. Un’infrastruttura vista come molto utile in ottica turistica e non solo. Attualmente comunque i velivoli a decollo e atterraggio verticale (Vtol) non sono ancora operativi. A oggi esistono solo dei prototipi non certificati per il volo umano.
Nella migliore delle ipotesi tale riconoscimento potrebbe arrivare tra il 2023 e il 2024. In giusto anticipo rispetto all’arrivo delle Olimpiadi invernali di Cotina del 2026 che ovviamente coinvolgeranno l’area della Malpensa e i territori di Como e Varese.