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Spunto Terragni: “Che bella via Borgovico Vecchia senza auto”. Partono applausi e stroncature

Ci perdonerà l’architetto comasco Attilio Terragni se prendiamo spunto direttamente dal suo post su via Borgovico Vecchia. Ma l’occasione – anche per la concomitanza con il maxi cantiere per il rifacimento di parte dell’acquedotto – è oggettivamente ghiotta. Ma cosa ha detto Terragni? Poche parole, in realtà, ma capaci di aprire un piccolo-storico dibattito sul futuro di una delle vie più caratteristiche della città.

L’architetto, facendo due passi in zona, non ha perso l’occasione per scattare una fotografia comunque evocativa: Borgovico Vecchia completamente senz’auto, né in transito né in sosta. Frutto del cantiere in corso, naturalmente, ma nello stesso tempo una prospettiva – per ora non reale – aleggiata più volte sulla zona.

“Spettacolo via Borgo Vico vecchia senza auto – ha scritto brevemente Terragni con chiara ironia finale – Persone a piedi, biciclette e gente felice. Speriamo i lavori durino a lungo!”. Poche parole ma capaci di accendere subito posizioni opposte tra favorevoli e contrari.

Stroncatura secca, ad esempio, dal presidente di Confesercenti Como, Claudio Casartelli, la cui associazione ha appena chiesto sconti su tasse e imposte al Comune proprio a causa dei disagi legati ai lavori in corso: “Quasi nessuno in via Borgovico vuole la Ztl – ha subito rimarcato Casartelli – né i commercianti né i residenti. Sarebbe la fine di molte attività, già così quelle che ci sono lavorano al 50%. La via vuole una Zona 20, riduzione del traffico e alcuni parcheggi blu ad elevata rotazione”.

Un altro commento è stato ancora più tombale, per così dire: “Questa è esattamente l’immagine di una via morta già solo dopo tre settimane di chiusura. Essendo fuori dal centro e priva di negozi la gente non arriva a piedi fino a qui e ahimè il nostro fatturato ne sta risentendo in modo drastico”.

Ovviamente, la suggestione dell’immagine non ha trovato solo pareri negativi: c’è stato infatti chi ha detto sì senza se e senza ma a via Borgovico Vecchia senz’auto (“Pedonalizzazione definitiva”, “Che la rendessero pedonale e basta”, un paio dei commenti di questo tenore).

Ma cosa è previsto nella realtà per la zona? Per quanto genericamente, lo ha detto il Comune di Como solo poche settimane fa lanciando un concorso di idee con queste linee di fondo: “Appaltare i lavori nelle prime settimane del prossimo anno e avere la nuova Borgovico vecchia con pavimentazione di pregio, verde, arredo urbano e più spazio sulla via per le attività commerciali per l’estate 2023”. Che sia la via di mezzo giusta? Chiunque volesse, può dire la propria con interventi e riflessioni scrivendo a redazionecomozero@gmail.com

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8 Commenti

  1. Buon cognome non mente, davvero un’ottima idea!
    Confesercenti vorrebbe che non pagassero nemmeno le tasse, eppure la via rinascerebbe con una Ztl: la borgo vico vecchia al momento è una scorciatoia x la stazione

  2. Grande Proposta…da implementare subito
    Commercianti sanno come attirare visitatori
    Immobili raddoppiano valore
    Favorire parcheggi Sta Teresa e Stazione (Ca va sans dir )

  3. Confesercenti fa gli interessi ed esprime la visione degli esercenti: massimizzare il profitto per i privati, garantire la massima accessibilità ai negozi con il mezzo di spostamento prevalente (l’auto) e chiedere, non appena possibile, sconti/esenzioni/rinvii/sgravi ogni volta che qualcosa ostacoli la massima capacità di vendita (covid, lavori o caro vita). Fa il suo mestiere in fondo: certo con qualche macroscopica miopia (come non capire che una strada riqualificata e senza auto garantisce fatturati maggiori a chi ci si affaccia -si vedano ricerche in merito https://www.bikeitalia.it/2015/03/18/perche-i-commercianti-dovrebbero-chiedere-meno-parcheggi-e-piu-ciclabili/ )
    Il Comune, invece, fa gli interessi di chi? Di quale visione si fa portatore? Se agli esercenti già pensa Confesercenti, forse dovrebbe realizzare progetti che valorizzino gli spazi per le comunità che li vivono… forse. Ma il Comune è interessato a cosa pensa la comunità di Borgovico? E oltre a recepire input eventualmente provenienti da questa, che idea di città ha in testa? Alimenta un dibattito costruttivo sullo spazio pubblico o lo smorza sistematicamente? (vedi lungolago, viale varese, Ticosa, S.Martino, ecc…)
    Esiste poi il tema della gradualità: fare delle giornate test (prima nei weekend e poi anche in settimana) in cui la strada è aperta solo ai frontisti, organizzare iniziative di appropriazione degli spazi da parte delle persone (con scuole, associazioni, commercianti stessi, ecc.) consentirebbe di capire cosa funziona bene e cosa va rivisto, consentirebbe di convincere gli scettici (fosse anche solo per la quiete senza motori) e consentirebbe di apprezzare un Comune che programma gli interventi senza improvvisazioni.
    D’altra parte: meravigliarsi per la qualità di una strada quando questa è chiusa per lavori sottende ad una visione del mondo in cui la casualità delle cose improvvisate ti casca addosso sorprendendoti. Il che va bene, ben inteso, ma se diventa l’approccio all’amministrazione genera mostri come impuntarsi per sistemare l’aquedotto di via Borgovico ad autostrada chiusa e stupirsi per il conseguente caos gettato sull’intera città.

    1. Condivido in toto, giusto un appunto: “Confesercenti fa gli interessi ed esprime la visione degli esercenti”

      Ad essere precisi, fa gli interessi degli iscritti, ossia solo di qualche esercente, quindi nemmeno può pretendere di rappresentare un’intera categoria.

  4. Perché nn approfittare di
    Questo periodo e magari poter costatare che comunque i ristoranti e le botteghe lavorano, anzi, che lavorano più di prima, come accade in tutte le ZTL?

  5. Confesercenti conosce solo le parole “tavolini” ,”ristori” , “parcheggi”. Gente di grandi vedute interessata solo allo “scontrino” del giorno dopo senza sguardo al futuro. In una qualsiasi altra città una via così caratteristica verrebbe preservata prima di tutto rendendola pedonale.

  6. È difficile comprendere come faccia il Presidente di Confesercenti a intervistare tutti i commercianti e tutti i residenti e stabilire senza ombra di dubbio che quasi nessuno vuole la ZTL in Borgovico Vecchia. Se non fosse il Presidente di Confesercenti si potrebbe usare l’espressione “cazzaro” ma visto che è il Presidente di Confesercenti gli si dovrebbe chiedere su quali dati oggettivi si basa per affermare senza ombra di dubbio che quasi tutti, oltre a lui ovviamente, vogliono il costante attraversamento e parcheggio delle auto in Borgovico Vecchia. Quello su cui invece non ci sono molti dubbi è quello che dice l’Architetto Terragni. Ma quanto sarebbe bella via Borgovico senza auto? E quanto sarebbe bella se fosse piena di locali caratteristici e di botteghe con la gente che passeggia per la strada? Insomma, quanto sarebbe bella, come tutta Como del resto, se le auto girassero altrove?

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