“In questi ultimi 40 anni il portico del Broletto è divenuto luogo seminascosto in cui disagiati, malcostume e sporcizia hanno spesso trovato terreno fertile, allontanando ulteriormente cittadini e turisti dalla fruizione di questo spazio, già di per sé disagevole, anche se affascinante”.
In queste righe – che si sommano alla constatazione che “oggi il portico viene percepito come un spazio non vissuto e non vivibile dai cittadini” – risiede la motivazione principale dello studio di fattibilità da 250mila euro approvato dalla giunta di Como per collocare “un piano di attraversamento del Broletto di modo da garantire la continuità delle quote tra piazza Duomo, sottoportico del Broletto ed area antistante l’ingresso laterale del Duomo, verso piazza Grimoldi, e di consentire la fruizione libera, senza barriere, dell’area del sottoportico”.
Una passerella (si presume in materiale trasparente, ndr), insomma, che elimini il dislivello attuale e porti tutto alla stessa altezza dell’altra passerella, quella realizzata nel 2014 con l’apertura dell’infopoint (poi chiuso e ora in attesa di riapertura). Non dovrebbe dunque essere più possibile sedersi stabilmente sotto il colonnato, in ultima analisi.
“L’obiettivo consente la fruibilità e lo sviluppo delle potenzialità aggregative di uno spazio pubblico coperto superando le criticità di uno spazio in disuso – si legge nella relazione comunale – allontanando situazioni di disagio, malcostume e degrado che oggi sono presenti nel portico”.
Poi, naturalmente c’è la questione funzionale, ossia dare “continuità del piano, continuità delle piazze; il tema centrale dell’intervento è la riproposizione della continuità fisica tra piazza Duomo, il portico del Broletto e piazza Grimoldi. Si tratta di restituire al portico del Broletto una condizione tale da poter rispondere ad una maggiore fruizione e soddisfare le esigenze di conservazione degli elementi lapidei e del monumento, abbattere le barriere architettoniche sia alla scala dell’edificio sia alla scala urbanistica”.
“Dovrà permanere il carattere di trasparenza visiva del portico – prosegue la relazione dell’architetto Piera Pappalardo – che è ormai consolidato nella percezione che la città ha del suo Monumento e ne costituisce un carattere imprescindibile. Il progetto dovrà essere sviluppato anche nei suoi elementi impiantistici, elettrici e meccanici, tenendo in debito conto l’esistenza del nuovo infopoint e l’accesso alla sala espositiva, e la conservazione degli elementi lapidei che resteranno al di sotto della quota di calpestio. La progettazione inoltre deve risolvere i problemi di allontanamento delle acque piovane e prevedere le soluzioni da adottare in caso di esondazione del lago”.
Infine: “La soluzione cercata deve, in estrema sintesi, rideterminare una piano di attraversamento che garantisca la continuità delle quote tra piazza Duomo, sottoportico del Broletto e area antistante l’ingresso laterale del Duomo verso piazza Grimoldi, consenta la fruizione libera, senza barriere dell’area del sottoportico, sia efficace in relazione alla conservazione delle basi del Broletto e sia rispettosa delle stratificazioni storiche che hanno interessato il contesto.La soluzione dovrà essere autorizzata dalla Soprintendenza ai Beni culturali competente per il territorio”.
Complessivamente, l’area oggetto dell’intervento misura circa mq 350, l’importo preventivato dal Comune ammonta a 250.000 euro.
7 Commenti
Siamo messi proprio male. Ma in comune c’è qualcuno che ragiona ancora o vuole vincere il premio della trovata più comica???
Che fessi
…continuiano a buttare soldi in zone già “bella”…e lasciano al totale completo degrado zone come quella della caserma che é ormai uno scempio(basta vedere la scalinata fronte caserma che scende dalla Napoleona)! Complimenti! Complimenti per la totale incapacità di gestione della città! La state portando verso il punto più oscuro del baratro in cui si trova!
L’attuale amministrazione sembra divertirsi a sprecare denaro pubblico con interventi inutili in questa zona di assoluto pregio.
Prima l’assurdo spostamento dell’infopoint per favorire ………..
Adesso il pavimento trasparente da 250.000eu per 350mq di vetrate stile ponte di Calatrava a Venezia.
Per favore BASTA , continuate nel vostro sonno così non fate danni alla città.
Non siamo capaci di mantenere sicurezza e decoro? Allora chiudiamo… (soluzione geniale)
Per togliere degrado si poteva anche lasciare attivo l’infopoint: i flussi di persone scoraggiano il “malcostume”.
Ma si voleva a tutti costi mostrarsi diversi dai precedenti.
La foto pubblicata dimostra che non è vero, i cittadini lo usano , c’è proprio bisogno dell’ennesima opera inutile?