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Via Milano Bassa, raffica di saracinesce abbassate (dove il marciapiede è più stretto): “Affitti impossibili”

Saracinesche abbassate, cartelli di “Affittasi” e “Vendesi” e un susseguirsi di negozi vuoti. Cosa sta succedendo a via Milano bassa?

Percorrendo la via che sale da Porta Torre e arriva fino alla chiesa di San Bartolomeo, in realtà, la percezione che si ha è quella di una strada animata e vivace, con persone che vanno e vengono e tavolini dei bar affollati. Eppure, guardando con più attenzione, soprattutto sul lato dove il marciapiede è più stretto (sarà un caso?), ci sono quasi una decina di spazi vuoti, alcuni anche da parecchio tempo.

“Possiamo dare la colpa all’inflazione, al fatto che ci sono sempre meno persone disposte a lavorare al sabato come richiede il settore del commercio e sono tutte cose vere, ma la realtà è che continuiamo a parlare di boom della città turistica come se tutta l’economia possa basarsi su questo settore senza vedere che Como si sta trasformando in una città da aperitivo non più vivibile per i comaschi, con il lungolago come unico baricentro. E così i piccoli negozi chiudono – è questo il pensiero di Flavio Bogani, titolare del negozio “Belle Arti” – io lo chiamo ‘effetto Clooney’ perché, da quando è esploso, gli affitti dei negozi sono schizzati alle stelle strozzando le imprese familiari in favore delle grandi catene in grado di defiscalizzare i costi. E via Milano, in questo, non è diversa dal centro storico”.

E gli affitti schizzati alle stelle, nonostante via Milano resti defilata rispetto alle vie “turistiche” della città, sono i colpevoli anche secondo Mara, che da dietro il bancone dello storico “Il Pan de Com” commenta così la situazione attuale: “Questa è una via molto frequentata anche grazie alla presenza di uffici, scuole e del Tribunale, ma i turisti si fermano a Porta Torre. Gli affitti però sono comunque molto alti e, se a questo aggiungiamo i costi di gestione di un’attività, si spiegano tutti i negozi vuoti che però, e non è un caso, si trovano praticamente tutti sul lato meno di passaggio, dove il marciapiede è più stretto”.

La soluzione? Per Francesco del bar “Tulipe” è solo una: pedonalizzare la via.

“Gli affitti sono molto alti e la via dal punto di vista commerciale ha ancora una grande attrattiva ma non è valorizzata e non attira chi potrebbe investire qui, basti pensare che praticamente nessuna delle case che vi si affacciano è stata ristrutturata nonostante gli incentivi fiscali – dice Francesco – secondo me l’idea vincente sarebbe pedonalizzarla liberandola dalle file costanti di auto, dallo smog e dal rumore”.

Si dice contrario a questa soluzione, invece, Angelo Mazza, titolare dello storico negozio di fiori e piante “Il Seme”: “Via Milano non ha alcuna continuità con il centro storico e, anche pedonalizzandola, resterebbe tagliata fuori perché le auto continuerebbero a passare da viale Battisti. E poi i bus da dove passerebbero? – è il suo pensiero – sicuramente però questa è comunque una zona con una buona attrattiva commerciale anche se, visti i costi, non è facile portare avanti attività a conduzione familiare, magari differenziandosi anche dagli altri”.

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3 Commenti

    1. Certo che si può migliorare, con coraggio e creatività. Basta non limitarsi alla gestione dell’esistente ma decidere finalmente di governare la vivibilità e lo sviluppo. L’assioma per cui il transito veicolare senza limiti favorisce il commercio, ancora una volta ha dimostrato la sua insussistenza. Quanti altri negozi dovranno ancora chiudere prima che un buon sindaco sappia porre rimedio a degrado e inquinamento?

  1. Pedonalizzare + autobus elettrici per una rinascita ambientale e culturale di tutto il Burg Drizz. Accesso e parcheggio auto solo per residenti e, in una prima fase, sosta breve per i clienti dei negozi. Uscita veicolare a senso unico in via Giulini anziché v.le Cattaneo.
    Valorizzazione percorsi pedonali di collegamento tra via Cadorna/via Milano e via Grandi/via Milano. Riferimento a nuovo parcheggio Santarella.
    Solo così fuori dalle mura può essere ancor meglio di dentro!

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