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Viale Geno, la risposta a Rapinese è nelle tenebre. Piscina di Muggiò: Galli, le scuse e l’ipotesi di complotto

Mentre resta abbastanza inspiegabilmente nelle tenebre la risposta dovuta dalla giunta al consigliere Alessandro Rapinese sulla verifica del rispetto di tutti i requisiti da parte di Pallanuoto Como ai tempi della partecipazione al bando (poi vinto e “incoronato” anche dal Consiglio di Stato) per l’assegnazione del compendio di viale Geno (video sotto), ieri sera L’assessore allo Sport, Marco Galli, è tornato sul caso della piscina di Muggiò, chiusa ormai da un anno e senza prospettive di riapertura a breve (mentre per una risposta dell’amministrazione alla proposta Nessi&Majocchi per la totale ricostruzione dell’impianto, il termine ultimo è il primo agosto).


“Il tema è di quelli che fa dormire poco – ha affermato Galli ieri in aula – stiamo cercando di trovare un modo per riaprire questa vasca alle associazioni che la richiedono e al pubblico. Io e il collega Bella, con l’assessore Caldara e con chiunque sia sulla partita, siamo tutti concentrati per arrivare a una soluzione. A oggi non c’è una risposta, me ne dispiaccio, posso anche chiedere scusa a voi e ai cittadini per non essere arrivati per tempo a confezionare un qualcosa di molto prezioso”.

Poi, però, l’affondo “misterioso”, per così dire, che però ha richiamato alla memoria, anche in assenza di qualsivoglia riferimento specifico, le precedenti polemiche dello stesso Galli nei confronti della burocrazia e di alcuni uffici (vedi i link qui sotto).

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“Ma non dipende sempre e solo da noi – ha dunque affermato l’assessore – tante volte non siamo capaci di fare le cose ma certe volte altri fanno di tutto perché queste cose non riescano a trovare una giusta strada, una giusta soluzione o un compromesso. Siamo un’amministrazione pubblica, non siamo di sicuro qui a fare donazioni e ricerche di quant’altro di ancora più complicato in una situazione già complicato. Vi garantisco che stiamo molto lavorando e faremo di tutto prima della ripresa delle attività, di norma prevista attorno alla metà di settembre. Di sicuro non siamo qui a guardarci in giro”.

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2 Commenti

  1. Il “complottismo” è una forma di giustificazione demenziale che si traduce in: “non sono uno sprovveduto, sono gli altri che fanno in modo che tutti lo sappiano”.
    Poveri dipendenti comunali. Gli toccano anche questi che si concentrano. Mah…

  2. E’ colpa degli uffici. Ce lo insegna il Signor Sindaco. Esistono le dimissioni però. Come anche i licenziamenti. Ma io vedo sempre tutti attaccati saldamente… ai materassini, gonfiabili, a galleggiare… e fluttuare… e farsi trasportare dalla corrente e dalla breva fino a sbattere contro un muretto o una paratia… e poi indietro, con il tivano…. verso un nuovo muretto.. e domani si ricomincia… shhhhhhhhh

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