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Viale Varese, con Majocchi si schierano tutti i big dell’economia. Il documento integrale

Nello stesso giorno in cui è stato presentato un progetto alternativo – qui tutti i dettagli – le principali associazioni di categoria comasche si schierano completamente a favore dell’iniziativa avanzata dalla Nessi&Majocchi e già proposta alla giunta. I pezzi da novanta, insomma, stanno con esecutivo cittadino (a maggioranza favorevole) e impresa.
Alleghiamo la nota in versione integrale.

Le principali Associazioni di categoria del territorio – si legge in una nota – ritengono che il progetto depositato in Comune e relativo alla sistemazione dei parcheggi in viale Varese costituisca un’opportunità per la città di Como tanto sotto l’aspetto urbanistico ed architettonico, tanto in termini di risposta alle esigenze dei cittadini, residenti e turisti”.

La contiguità con la Città Murata, la vicinanza al lago e ad importanti edifici di interesse culturale e turistico nonché le attività commerciali rendono la destinazione dei parcheggi non solo compatibile, ma anche opportuna per la riqualificazione di un’area dall’altissima potenzialità attrattiva che oggi, tuttavia, non è adeguatamente valorizzata e, spesso, anche mal frequentata.

La città murata è stata interessata negli ultimi anni da una profonda trasformazione che vede la presenza di nuove e numerose attività recettive come ristoranti, alberghi, bed & breakfast e case vacanze che attraggono un notevole numero di turisti. Se non vogliamo scoraggiare questo importante afflusso, ormai destagionalizzato, che apporta un indotto economico non trascurabile, a questa evoluzione deve corrispondere analoga evoluzione dei servizi come i parcheggi a supporto di questo nuovo tipo di presenze.

Il tratto di viale Varese, opportunamente riqualificato, rappresenta l’ideale destinazione per agevolare un’utenza che rappresenta un vero e proprio patrimonio economico che non ci possiamo permettere di ignorare.

La riqualificazione del verde, la risistemazione delle aree destinate al servizio dei cittadini con spazi di socializzazione a favore di famiglie, anziani e giovani, il recupero anche estetico delle mura storiche della città rappresentano un valore aggiunto che dovrebbe trovare un favorevole accoglimento da coloro che amministrano la città.

L’alternativa, come gli ultimi anni hanno tristemente dimostrato, è che uno scorcio tanto bello e tanto ricco di storia venga lasciato a sé stesso, in situazioni di degrado.

Una città è tale anche sulla base dei servizi che è in grado di offrire ai propri abitanti ed alla popolazione che la utilizza ed è proprio per questo che auspichiamo che l’amministrazione comunale valuti questa proposta con un’approfondita e consapevole attenzione, nell’interesse dell’intera comunità quale contributo per rivitalizzare la Città Murata.

Francesco Molteni per ANCE Como
Fabio Porro per Unindustria Como
Claudio Casartelli per Confesercenti Como
Giovanni Ciceri per Confcommercio Como
Marco Galimberti per Confartigianato Como
Enrico Benati per CNA del Lario e della Brianza
Marco Mazzone per CDO di Como e Sondrio

© RIPRODUZIONE RISERVATA

7 Commenti

  1. Fanno tenerezza: pur di ottenere 80 posti, va bene concedere tutto.
    Tanto mica sono loro a rinunciare agli attuali introiti o a lasciare una concessione di “solo” 30 anni che bloccherebbe qualsiasi futuro piano su quell’area.

  2. i “big dell’economia” mi sembra una definizione del tutto spropositata: visto come si muovono, sembrano i “nani” dell’economia; così miopi da affossare la città come quelli che vogliono costruire dappertutto …

  3. Enorme conflitto di interesse … a spese della cittadinanza e della logica. Tutte le città evolvono verso una mobilità diversa, Como arretra. Perché ? Ostaggio di qualche commerciante e immobiliaristi ? Si facciano sentire i cittadini, come me, che non hanno interessi personali ma il solo interesse a stare in una città più vivibile e sana.

  4. Sono letteralmente allibito!
    Queste associazioni hanno deciso di sostenere la proposta Maiocchi senza minimamente eccepire (forse neppure conoscere) sui costi che la collettività sosterrà in 30 anni (costi derivanti dai mancati incassi) e stiamo parlando di decine di milioni di euro
    É VERGOGNOSO che associazioni di imprenditori, commercianti e artigiani OMETTANO tutto questo
    Qualsiasi scelta o decisione DEVE considerare benefici e costi, ma in che razza di mani siamo finiti??

  5. Ma per caso solo per caso nelle proposte non ci sarà qualche conflitto d’interesse?! Ma perché questa assertività non la pongono nel far pressione sulla ticosa?

  6. Per riqualificare la zona ed eliminare lo stato di degrado non c’è bisogno di dare in concessione l’area ad un privato per 30 anni.
    Quanto ai posteggi, ci sono aree poco distanti che possono essere, quelle si, riqualificate ed adibite a posti auto.
    Restiamo (noi “contrari” ma anche la Corte dei Conti), poi, in attesa di conoscere nel dettaglio se ci saranno e a quanto ammonterebbero le perdite per il Comune di Como.

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