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VIDEO La coda mostruosa per i battelli a Bellagio: la Venere con la pizza qui non serve

Nemmeno a farlo apposta, proprio nella settimana in cui Bellagio è nuovamente salita alla ribalta nazionale per l’apparizione nella campagna promozionale del Ministero del Turismo e dell’Enit con la Venere di Botticelli trasformata in influencer, proprio la Perla del Lago di Como mostra a quale livello sia già arrivato l’afflusso di visitatori nel borgo. Il fatto che probabilmente il richiamo di Bellagio nel mondo non abbia quasi bisogno di ulteriore promozione – tantomeno, probabilmente, tramite la Venere ridotta a caricatura di Chiara Ferragni – coincide con un semplice filmato girato oggi pomeriggio, domenica 24 aprile, nel pieno del ponte del 25 Aprile.

Le immagini parlano da sole: la coda di persone in attesa davanti all’imbarco della Navigazione era veramente impressionante. Certo, non una novità assolta il fatto che Bellagio ospiti tantissimi visitatori in primavera e in estate, così come le attese per salire su un battello non nascono certamente oggi. Ma è la lunghezza della fila immortalata nel video a rasentare il carattere di straordinarietà.

Ennesimo esempio, insomma, di un turismo di massa che – pur con tutti i suoi lati positivi sul fronte economico a beneficio di un intero territorio – ha comunque, come minimo, bisogno di un intervento energico e naturalmente sovracomunale della politica comasca a tutti i livelli. In tempi, auspicabilmente, non troppo lunghi e prima che gli effetti negativi dell’impatto di tali masse possano superarne gli influssi positivi.

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3 Commenti

  1. Questo evento evidenzia ancora di più la necessità di inserire la prenotazione obbligatoria dell’acquisto dei biglietti per i battelli: così come si prenota il biglietto per l’aereo e per i treni a lunga percorrenza è necessario farlo anche per il battello per garantire la sicurezza ad ogni passeggero di avere il proprio posto a bordo e riuscire a tornare indietro….(dubito che ci siano riusciti serenamente)… ovviamente lasciando una quota dei posti per lavoratori e residenti.(sapranno fare una stima in base agli abbonamenti venduti)
    Non riesco a capire come mai non si attivino in tal senso, sarebbe tutto molto più facile: si prenota e si acquista il proprio biglietto scegliendo da subito l’orario di andata e di ritorno.
    Solo così si potrà risolvere questo problema che peggiora sempre più

  2. Non possiamo far programmare le visite a pagamento, con prenotazione, indicare dove lasciare la macchina fuori città, navette, più o meno come fanno al lago di Braies? Estremizzo eh…ma qualcosa del genere.

    Così non si può più andare avanti. Qualcosa si dovrà pur fare. Sia per noi cittadini residenti, ma anche per i turisti. Ci vuole un provvedimento che possa creare entrate per turismo su prenotazione. Ci sarà una task force in comune. Mah. Vedremo.

    Ma con questo non invidio chi volesse andare a vivere in Romania, Ungheria, Polonia, Portogallo, Canarie ecc…o altri paesi dove “si sta meglio”, mi pare che possa andare senza problemi trasferendosi definitivamente se ritenesse che qui “siamo indietro”.

    I problemi vanno risolti.

  3. Basta uscire dall’Italia, e andare in paesi tipo Ungheria, Polonia( già più di 10 anni fa in Polonia sui bus pagavi il ticket con il pos con tanto di display con percorsi GPS che ti indicava dove scendere) o in Inghilterra dove anche il venditore in strada di souvenir e calamite ricordo per frigorifero ti presenta il “Pos” , per capire quanto noi in Italia siamo indietro su tutto,.dove nella Metro ci puoi mangiare per terra ( come nella Metro a Mosca) e tutti rispettano tutti, basti vedere sulle scale mobili gli utenti da che parte stanno. Qui noi abbiamo il ancora oggi il buon Staffelli che si prende gli insulti ( quando va bene) dalle borseggiatrici in metrò a Milano e i paladini di “ultima generazione” che imbrattano opere d’arte, tanto il loro babbo al lavoro ci va in automobile ed ha l’aria condizionata in ufficio e lo smartphone con batteria al litio con il minerale estratto con il lavoro minorile in Congo.
    Ma dov’è vogliamo andare …..Fuori salone , dentro salone , fuori salone, dentro salone , pizza e mandolino

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