Uno spartitraffico rosso che riduce la larghezza delle corsie per eliminare la sosta abusiva e la cancellazione di alcuni posti auto e carico e scarico lungo la strada che, tradotto, significano l’impossibilità di fermarsi per fare acquisti al volo: il nuovo look di via Bellinzona nel tratto che attraversa Monteolimpino non piace ai commercianti della zona che temono la perdita dei clienti “mordi e fuggi”, soprattutto nei negozi che si affacciano sulla corsia in direzione Svizzera.
Chi fino a ieri accostava e via, si sognerebbe mai, nel traffico del mattino, di andare fino alla rotonda in fondo alla discesa per risalire e sperare di trovare ancora libero quel posto sull’altro lato della strada, ora per un buon tratto irraggiungibile causa striscia continua?
Meglio lasciar perdere e andare altrove a bere il caffè o comprare il giornale.
Per cercare di limitare i danni di quella che si preannuncia ai loro occhi come la mazzata finale di un periodo già critico, ieri 26 esercenti della via hanno sottoscritto una lettera in cui chiedono che venga almeno istituita la prima mezz’ora gratuita di sosta sugli stalli blu della zona (questione portata lunedì in consiglio comunale anche da Paolo Martinelli – Rapinese Sindaco).
Nel frattempo, mentre anche il furgone che vendeva la frutta sulla strada, oggi veniva fatto allontanare dalla Polizia Municipale perché ostruisce il passaggio delle auto, siamo andati a fare un giro nel quartiere e abbiamo chiesto ad alcuni negozianti come vedono il futuro.
L’opinione è unanime: la perdita di clienti sarà inevitabile e il caos raddoppierà perché ci sarà sempre chi continuerà a fermarsi, soprattutto quando riapriranno le scuole e le mamme avranno la necessità (non è sempre un vezzo) di andare ad accompagnare e prendere i bambini.
Alla voce dei negozianti si aggiunge anche quella di un residente, Domenico Caccavari, ex consigliere comunale, presenza attivissima agli incontri organizzati allora dalla giunta Lucini per presentare il progetto, poi approvato dall’attuale amministrazione: “Non hanno chiesto l’opinione dei residenti, ci hanno solo comunicato le decisioni prese a tavolino – dice – noi avevamo solo chiesto di mettere in sicurezza l’attraversamento pedonale e invece hanno stravolto l’intera zona. Invece di aiutare i commercianti li stanno uccidendo”.
3 Commenti
Un lavoro ben fatto, era ora.
E magari, invece di fare queste cavolate di ‘isole’ per ridurre le corsie (vedi anche via Varesina) se si pensasse a ricavare delle piste ciclabili?
Giusta proposta .
Peccato che verrebbero utilizzate come parcheggio auto abusivo (vedasi corsia autobus scendendo alla dogana di Chiasso) , ammenochè fossero delimitate da barriere fisse.