“Secondo voi la crisi ecologica e quella del Coronovirus sono due cose diverse? Sono indipendenti tra loro?”.
Questa è una delle domande (con risposte che indicano chiaramente un possibile legame) che i giovani ambientalisti di Fridays For Future Como rivolgono al pubblico tramite la videoiniziativa di oggi.
Quattro i protagonisti del primo filmato: Davide Faifer, Giamila Nonni, Carlo Dominioni e Alice Ortelli.
Oggi, in concomitanza con il Global Digital Strike di oggi, il gruppo Fridays for future di Como ha pubblicato sui propri canali socialmedia il primo di una serie di video-appelli sul rapporto tra il Covid-19, cambiamenti climatici e inquinamento. I video successivi saranno pubblicati ogni venerdì, come da tradizione.
Qui sotto, il video integrale.
3 Commenti
Bravi i fff
Una volta tanto sono d’accordo. Anche con Gioele che mi ha preceduto. Siamo tutti ladri del futuro di questi ragazzi, che per colpa della nostra generazione e di quelle precedenti rischiano di non riuscire neppure a costruirsi una vita dignitosa (se vita continuerà a esserci) come invece è loro diritto. Vergogniamoci e ascoltiamo le verità scientifiche che sono stati così bravi a tradurre e distillare per noi.
E’ vero che non ci sono evidenze scientifiche ma è assai chiaro che le aree più colpite dal Covid 19 nei diversi Paesi sono quelle con i più alti tassi di inquinamento: Lombardia, Madrid, Parigi, NewYork……ecc,
E se questa drammatica esperienza servisse per rivedere in parte il modello produttivo ed economico adottando in modo permanente le nuove scoperte anti Covid19?
Lo smartworking, per esempio, si sta dimostrando una modalità che consente il distanziamento sociale ma anche uno straordinario strumento per evitare trasferte lavorative e pendolarismo. L’e-commerce che adesso consente a tutti noi di evitare le antipatiche code ai supermercati, in futuro può essere un modo per ridurre gli spostamenti dei singoli e conseguentemente il traffico. Quanti hanno imparato attraverso la spesa a domicilio che esistono anche i “prodotti a km zero”? E quanto ha sorpreso che l’Italia che ha straordinarie potenzialità nell’industria tessile, era in attesa dei “container” di mascherine chirurgiche dalla Cina e dalla Germania? Insomma, questo periodo ci ha insegnato che molti, anche se non tutti, potrebbero non dipendere dalle auto e dai trasporti, che forse la scelta di produrre vicino a casa è un po’ meno economica ma consente di evitare trasporti merci e di incentivare l’economia di prossimità. La battaglia contro il Covid19 ci sta insegnando tante cose che ci fanno capire che l’attenzione alla salute e all’ambiente vanno di pari passo.
Tra le tante notizie negative oggi abbiamo avuto una notizia straordinariamente positiva. Hanno comunicato che l’inquinamento è sceso del 38% in Lombardia. Forse potrebbe essere un segnale per iniziare ad ascoltare più attentamente questi ragazzi. ?