RADIO COMOZERO

Ascolta la radio
con un click!

Attualità

VIDEO Dopo la gita sul Lago di Como, l’assalto dei turisti al treno. “Overtourism problema di ordine pubblico”

Un assalto di massa ai treni, con decine e decine di persone assiepate alle porte ma soprattutto in mezzo ai binari pur di salire sul convoglio. E’ una scena veramente forte quella che arriva da Varenna e che risale allo scorso 1° maggio, giorno festivo. Un’orda di turisti cerca di tornare a casa sfidando qualsiasi norma di sicurezza, salendo a bordo – o almeno cercando di farlo e non tutti riusciranno – del treno delle 16.45 diretto a Milano. Una buona idea, in assoluto, lasciare a casa l’auto, ma nello stesso tempo un assalto che pare l’ennesima prova visiva di un overtourism che sta sconvolgendo regole e forse ogni equilibri sul Lago di Como e nei suoi borghi più celebri [per contributi, segnalazioni, foto e video scrivere a redazionecomozero@gmail.com o al whatsapp di redazione 335.8366795].

A rendere noto il tutto, il consigliere regionale di Fratelli d’Italia Giacomo Zamperini che lancia anche un forte allarme dopo aver visto queste immagini. Il punto, infatti, è anche che – a fronte della crescita abnorme dei turisti – servizi e infrastrutture sono ancora chiaramente al di sotto degli standard necessari per affrontare l’ondata. E se è vero che, ad esempio, durante i giorni festivi, fra Milano Porta Garibaldi e Sondrio sono state aggiunte quattro corse in treno, due per direttrice, con fermate a Lecco e in tutti i paesi rivieraschi, è altrettanto certo che di fronte a tali masse di persone in movimento, i nuovi collegamenti non bastano.

“L’overtourism sul Lario non è più solo una questione di disagio per i residenti e i turisti, ma si tratta di un vero e proprio problema di ordine pubblico e sicurezza – ha denunciato Giacomo Zamperini, uno dei consiglieri regionali lecchesi – Sono stati istituite corse aggiuntive durante i festivi e si sta cercando di implementare ulteriormente il servizio e renderlo efficace da giugno per tutti i giorni di alta stagione. Va però ripensato però l’intero sistema dell’accoglienza turistica, destagionalizzando e distribuendo le presenze sul territorio e disincentivando la presenza in alta stagione del “mordi e fuggi” in giornata, quella più dannosa”.

“Il nostro lago come le nostre montagne non devono diventare un luna park dove le luci si accendono e si spengono nel corso di una stagione. I nostri cittadini residenti devono poter respirare tutto l’anno e godere, tanto quanto i visitatori estemporanei, delle nostre meraviglie”, ha concluso.

Lo studio che svela il lato oscuro del turismo sul Lago di Como: “Varenna? Uccisa dalle case vacanza”

© RIPRODUZIONE RISERVATA
TAG ARTICOLO:

19 Commenti

  1. Ho notato che il 60 percento dei turisti a Como , è più o meno di classe povera , si mangiano un tozzo di pane con dentro un qualche cosa , seduti sui gradini , i più ricchi vanno al Mec….Questo l’ho notato parecchie volte , siamo sempre noi a portare soldi , in cambio di servizi mediocri .Oltretutto si è sempre a rischio di multe varie…..il turista che porta soldi , va coccolato.

  2. Forse il consigliere regionale Zamperini non si è (ancora) accorto che lui non è all’opposizione bensì in maggioranza in Consiglio regionale! Nel suo caso non serve denunciare (lasciamolo alle minoranze… se si svegliano), la maggioranza Deve agire, sia sul tema dell’offerta turistica che del trasporto pubblico locale. Su quest’ultimo Regione Lombardia è doppiamente responsabile, in quanto dovrebbe (sic!) governare il servizio ferroviario ed è anche proprietaria a metà di Trenord. E le condizioni del servizio ferroviario lo conoscono soprattutto i pendolari. Zamperini sveglia!

  3. Prima che un problema di ordine pubblico e di sicurezza, è un problema politico caro il mio consigliere regionale.

    1. Noi residenti non ci possiamo godere il lago più di 6 mesi all anno e nella stagione più bella. È un turismo di mordi e fuggi di gente che non lasciano soldi in realtà mangiano dove capita e non spendono nei negozi come fa un residente. Costa più di quanto spende un turista. Con molta inciviltà. Parcheggiano ovunque non pagano le multe se le vengono notificate. Battelli presi f assalto treni è un disastro. Ma veramente i soldi del residente vi fanno schifo 6 mesi all anno ?

  4. Che genio Zamperini! Al governo lombardo ci sono sempre stati loro, Trenord è un feudo loro…muovesse il culo anziché “sollevare il problema”
    Un appello ai lombardi, rivoltatela sta manica di pirla.

  5. Credo che bisognerebbe applicare il principio economico domanda/offerta. Introdurre una tassa giornaliera (come a Venezia) e modularla, insieme con l’imposta di soggiorno, fino a quando non si raggiunge l’equilibrio desiderato.

  6. Non sono le strutture che mancano….le rive del lago hanno un limite che sta nel fatto di non poter avere più vie di comunicazione…questo da 2000 anni….la strada è una e in più sulla sponda dell’ isola manco il treno passa…ficcatevelo in testa amministratori da strapazzo. Prima o poi noi laghee ci ribelleremo a tutto questo macello….

  7. Abbiamo scoperto l’acqua calda! Como e tutto ciò che le gira intorno (battelli, funicolare, bus, treni, taxi etc) non è in grado di affrontare una massa spropositata di turisti “mordi e fuggi”. Ed è ovvio che ci sia conseguentemente un grave problema di ordine pubblico da affrontare.

    1. Ogni scusa è buona x fare da scarica barili alle responsabilità di comune… considerata l’affluenza di turisti, tra l’altro indifferenti alla disciplina, la soluzione è molto semplice… triplicare le corse e intraprendere del personale a chiamata pronto x smistare quello che ora si chiama sovraccarico di turismo. Roma Venezia e altre città lo combattono da anni. E maggior impegno x essere disponibili a gestire il turista che non ha nessuna colpa…. anzi è la manna x paesi di lago che durante l’anno sono n mortorio. Non Pensate! Non Lamentate! Agire è sempre la soluzione migliore!

      1. Come si fa a paragonare i paesi di lago con Roma o Venezia? Se ampliassero le corse dei treni arriverà tanta di quella gente che poi renderanno invivibili e innaturali i bellissimi paesi lariani.
        Non è semplice gestire i flussi turistici, incomincino a mettere una tassa x i turisti mordi e fuggi.
        E poi basta con ste case vacanze che impoveriscono i paesi e i veri abitanti.

    1. Il resto non è noia… troppo facile chiuderla così. Il problema è chi mette i soldi per tutti i servizi aggiuntivi?

    2. Linea unica con relativi sistemi di regolazione circolazione dei treni e marciapiedi limitati da galleria a galleria, non si possono allungare le stazioni. Parola di ferroviere. Tutto il resto è ignoranza.

  8. Ci stiamo giocando il futuro del Lario e dell’ economia del nostro territorio…gestito così alla ” SPERA IN DIO” è assolutamente controproducente e rischia di ritorcersi dolorosamente contro..mci stiamo bruciando una opportunità in modo stupido…io sono preoccupato già da un po’…non vedo pianificazione, sinergia e progettazione a lungo termine…

    1. Esatto, ognuno bada al suo orticello. Gli orari della navigazione sono uguali, se non peggio, a quelli di 40 anni fa. Capisco che comprare un battello o un aliscafo non sia come comprare un gelato, capisco anche che non si possa assumere e formare personale dall’oggi al domani, ma qualcosina si deve muovere, eh.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Potrebbe interessarti:

Videolab
Turismo