In una stagione invernale che pure ha visto molte strutture ricettive chiudere, Villa d’Este (che ha tenuto aperto per la seconda volta dal 1999) lancia un squillo forte e chiaro al territorio sul versante della destagionalizzazione del turismo. L’hotel famoso nel mondo lo ha messo nero su bianco: “L’apertura invernale è stata premiata e la risposta degli ospiti si è rivelata entusiasta: le cene esclusive, le proposte gastronomiche della Greenhouse, i menù speciali delle festività natalizie e di Capodanno o ancora il Brunch del 1° Gennaio 2023 hanno riscontrato un ottimo successo, superando le aspettative e confermando l’eccellenza di tutto reparto Food&Beverage”.
E ancora: “La scelta di aprire in inverno fa parte di un progetto più ampio e rispecchia la volontà di prolungare la stagione anche nei prossimi anni, un segnale importante per tutto il Lago di Como e il suo indotto. E gli ottimi risultati raggiunti nei mesi di Novembre e Dicembre confermano la validità della scelta”.
Non si tratta soltanto di sensazioni, ovviamente, ma anche di segno economico: “Quest’anno l’Hotel chiude con un fatturato importante, oltre il 40% in più rispetto al 2019, una delle stagioni migliori prima dell’arrivo del Covid. A marzo 2023 si riapre, pronti per sviluppare nuovi progetti e affrontare sfide”.
Insomma, un 2022 di grazie per Villa d’Este che proprio quest’anno ha celebrato le 150 stagioni.
2 Commenti
Il Lago di Como, il più bello del mondo,ha bisogno del settore turistico-alberghiero anche d’inverno, il Villa d’Este l’ha dimostrato ampiamente, forza e coraggio sono convinto che tra i poteri forti ci siano persone estremamente intelligenti e lungimiranti!
spero che questa iniziativa venga seguita da tutto il settore turistico del Lago di Como