Le ultime notizie ufficiali riguardo la meravigliosa Villa Giovio di Breccia, risalgono all’agosto scorso quando risultava essere il pezzo più pregiato tra quasi 50 residenze messe in vendita da Invimit, società al 100% del Ministero dell’Economia.
Prezzo, circa 4milioni e 800mila euro. Oggi, con una rapida ricerca online la villa, realizzata dall’architetto Simone Cantoni a partire dal 1790 partendo dal restauro di un edificio precedente, risulta ancora tra gli annunci di vendita.
Per moltissimi comaschi il parco è un dolcissimo ricordo. Lo è anche per Mara Cattaneo, lettrice di ComoZero che invia reportage fotografico e un appello per il passaggio di un pezzo del parco al Comune di Como.
Da qualche mese ho cambiato (purtroppo) residenza e sono andata ad abitare proprio accanto a Villa Giovio e al suo parco, a Breccia.
Nonostante se ne parli ormai da più di un decennio, non si è mai risolta la questione del passaggio di proprietà al Comune della frazione di parco che arriva ad affacciarsi sulla via Varesina, per farlo diventare/tornare parco pubblico.
Ricordo quando mio figlio era piccolo e il parco ancora usufruibile, ci andavamo spesso io e lui…. ed è veramente triste vederlo così abbandonato, con l’erba che ha invaso il viale di ghiaia e gli alberi e i rami caduti lasciati lì … in diversi punti della recinzione sono stati aperti dei varchi e il cancello principale sulla via Varesina si può aprire per entrare.
Tutto sommato il proprietario è un Ente pubblico, che potrebbe semplicemente donarlo al Comune e alla comunità, superando tutte le questioni economico-burocratiche che ci sono state in passato.
Sarebbe un bel gesto (sono troppo idealista o sognatrice?), soprattutto in considerazione che la proprietà è in vendita ormai da tempo senza trovare un acquirente e non risentirebbe certo della “mancanza” di quella frazione, anticamente (la Villa risale al ‘700) chiaramente adibita a viale di accesso alla proprietà.
E il Comune ci potrebbe mettere ‘solo’ la cifra necessaria alla riqualificazione dell’area per restituirla all’utilizzo degli abitanti della zona, che non godono di altre aree a verde: ci sono i giardini pubblici a Prestino, il parco Negretti a Rebbio, ma nulla a Breccia.
La sua manutenzione potrebbe essere affidata alla cooperativa Il Seme che ha sede nella zona; l’area è già recintata e con qualche modifica, per sicurezza, si potrebbero mettere dei cancelli di accesso la cui apertura e chiusura potrebbe essere automatizzata come per cimiteri e altri parchi pubblici…
Inoltre si potrebbe ricavare anche una parte a parcheggio nella zona davanti all’ingresso della Villa Giovio, che sarebbe molto utile, visto le auto spesso parcheggiate lungo la via, già piuttosto stretta.
In fondo penso che la Villa stessa potrebbe beneficiarne in termini di riqualificazione in funzione della vendita .
In una visione futura di città più green, per la quale molte città si stanno ormai attivando, potrebbe rientrare anche questo parco.
Non so se l’argomento merita l’attenzione del vostro quotidiano. Per semplice documentazione allego qualche foto.
Vi invio i miei saluti più cordiali e auguro buon lavoro.
Un commento
Mara io ci sono cresciuto ma ha piena ragione.
Con qualche tesoretto che il comune ha si potrebbe fare. Però tra il Gerva e Il Galli..2030?