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Villa Guardia, la Questura dà l’ok alla protesta contro il coprifuoco. Cambia l’ora: “Alle 21.30 in piena sicurezza”

AGGIORNAMENTO DI MERCOLEDì 21 OTTOBRE – ORE 12.29

La manifestazione è stata autorizzata dalla Questura di Como poco fa, naturalmente con la garanzia (ottenuta dall’organizzatrice Alessandra Panuccio) del rispetto di distanziamento, utilizzo delle mascherine e tutte le misure utili a evitare contagi. Sempre lo stesso il giorno, giovedì 23 ottobre, cambia però l’orario: non più dalle 23 bensì dalle 21.30. Confermato il posto, all’altezza del Municipio di Villa Guardia.

Non tutti hanno accolto serenemente e supinamente l’ormai imminente nuovo coprifuoco che scatterà nell’intera Lombardia a partire da giovedì con lo stop a uscite e spostamenti tra le 23 e le 5 del giorno dopo.

Covid – E’ ufficiale, scatta il coprifuoco in Lombardia dalle 23 alle 5. Ecco come funziona. L’ordinanza completa

Da Villa Guardia arriva uno squilli di ribellione tramite un’iniziativa lanciata per ora online (su Facebook) ma destinata, almeno nelle intenzioni a diventare un appuntamento fisico proprio giovedì prossimo davanti al Municipio del paese (mentre scriviamo, 8 partecipanti e 17 persone interessate).

A creare l’appuntamento via social (lo trovate qui) è Alessandra Panuccio, di professione barista, che abbiamo interpellato per capire meglio le ragioni della sua proposta.

“Con tutte le buone intenzioni e maniere, evitando assembramenti inutili e con il dovuto rispetto per le regole, io ho deciso di creare questo evento perché è assurdo fare questo coprifuoco con di nuovo autocertificazione – spiega Alessandra – Spero con tutta me stessa che la gente prenda questa cosa sul serio”.

“Ho creato questo evento seriamente – aggiunge Alessandra – Senza prendere nessuno in giro e, ripeto, rispettando le giuste norme per evitare assembramenti. Io tra l’altro faccio la barista e il settore ristorazione è seriamente a rischio e non possiamo permetterci di morire di fame”.

Giovedì sera, il momento della verità.

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7 Commenti

  1. Ogni qual volta leggo di notizie simili, mi convinco sempre di più che se tutte queste persone leggessero qualche libro in più, anzichè passare ore e ore su facebook, probabilmente avrebbero la mente più aperta e direbbero cose più sensate.

  2. Si lo vediamo il minimo qual’è… Con i numeri di adesso non c’è più minimo che tenga bastano anche pochi neuroni per arrivarci solo che molti purtroppo non ci vogliono arrivare di proposito a capirle le cose!

  3. Finché ci sarà gente che la pensa come te purtroppo….è ovvio che non hai avuto a che fare con il Covid perché sennò non ti saresti nemmeno sognata a pensare ad un’iniziativa del genere. Certo che non si può morire di fame ma allora preferisci che tanti e tu stessa rischino di morire di Covid….brava brava brava….per rispetto di chi lo ha avuto e di chi non c’è più piantatela di fare cavolate. Nessuno segue le regole ma non perché sono difficili ma perché la maggior parte delle persone soprattutto i giovani nei bar sono incoscienti.

  4. Cara ha ragione ma quando si ammalerà lei e i suoi clienti vorranno essere curati o lasciarsi morire? Basta saperlo perché poi a curarli ci saranno medici e infermieri che rischiano la vita .

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