“Il vescovo (Monsignor Oscar Cantoni, Ndr), mi ha incaricato di ufficializzare l’entrata di don Giovanni Illia, parroco di Argegno e prevosto di Schignano: inizierà il suo ministero la prima domenica di Quaresima, il 10 marzo 2019″.
Che a leggerla così pare una comunicazione tecnica all’interno di una vasta comunità religiosa o poco più. Invece, no.
Ci siamo occupati a lungo di questa storia, un racconto di assenza, di sottrazione, culminato in un appello gentile (ma fermo) e accoratissimo, pubblicato su queste pagine, potete leggerlo qui:
Argegno, fede e preghiera di un campione. Roberto Dotti: “Vescovo, ci ridia il parroco”
Tutto è partito con la lettera di Roberto Dotti a ComoZero. “Da quando don Renzo ha lasciato la nostra parrocchia ci sentiamo smarriti. Da mesi la comunità è priva di un sacerdote capace di colmare le distanze tra gli esseri umani e di alleviarne i segreti dolori”.
Parole tutt’altro che banali dal 57enne, campione del mondo di ciclismo su pista nel 1985 – disciplina “stayer” – nel 1985 e oggi nonno felice ad Argegno (qui l’integrale).
Con la missiva, Dotti si era rivolto al Vescovo Oscar Cantoni affinché provveda a trovare il sostituto di don Renzo Gabuzzi, sacerdote trasferito dalla parrocchia che unisce Argegno e Schignano circa 8 mesi fa e da allora rimasto senza sostituto.
“Confidiamo in lei, Vescovo – scriveva il campione – perché possa aiutarci a trovare un sacerdote che colmi questo vuoto”. La mancanza, d’altronde, ha generato un crescente malumore tra i fedeli.
“È venuto a mancare un punto di riferimento importante – racconta il campione – Il prete di una comunità rappresenta la visita agli anziani soli, il consiglio ai giovani, la guida ai bambini e il conforto agli adulti nei momenti bui”.
I momenti bui: attimi neri che colgono tutti, persino gli uomini temprati e dal calibro sportivo come Roberto Dotti. Che pure è sorretto da una storia personale e da un’epica sportiva con pochi eguali.
“Siamo consapevoli di quanto la mancanza di un sacerdote possa essere destabilizzante in virtù del suo ruolo di guida spirituale. La comunità di Argegno e Schignano non è sola e può sempre contare sull’ amministratore parrocchiale e sul Vicario Foraneo. Il Consiglio Episcopale cercherà di nominare al più presto un nuovo sacerdote”.
Poi la svolta, decisiva:
Argegno, regalo di Natale per il campione (e per tutta la comunità): ecco il nuovo parroco
Don Giovanni Illia è stato nominato parroco di Argegno e prevosto di Schignano. La nomina è stata resa nota dalla Cancelleria diocesana nei giorni scorsi. Don Giovanni Illia, nativo di Cremia (Co), classe 1965 (31 dicembre) è stato ordinato sacerdote il 16 giugno 1990 (nel link sopra i dettagli).
Oggi la nota ufficiale (che anticipavamo a inizio articolo) siglata dal vicario foraneo, don Paolo Barocco.
“Il vescovo (Monsignor Oscar Cantoni, Ndr), mi ha incaricato di ufficializzare l’entrata di don Giovanni Illia, parroco di Argegno e prevosto di Schignano: inizierà il suo ministero la prima domenica di Quaresima, il 10 marzo 2019.
Nel frattempo incontrerà la comunità di Schignano la sera del 25 febbraio 2019 alle 20.30 nella chiesa di San Giovanni. La comunità di Argegno la sera del 26 febbraio 2019 nella chiesa SS. Trinità.
Andrà a abitare a Argengo dove sarà resa abitabile la casa parrocchiale.
Con don Giovanni Illia abbiamo ritenuto di dover sospendere le riunioni dei genitori previste in queste settimane perché tutti si confluisca all’assemblea da lui indetta. Buon Cammino…”
Un commento
Finalmente Argegno ha il suo pastore. Per quel poco che conosco Don Giovanni Illia credo sia la persona giusta nel posto giusto.
A lui, e a tutti, mi permetto una citazione tratta dal Vangelo di Matteo: ”
“ecce ego mitto vos sicut oves in medio luporum estote ergo prudentes sicut serpentes et simplices sicut columbæ” .
Buon inizio di un lungo cammino Don Giovanni!