Non si placano le polemiche sulle riaperture in vista della zona gialla (anche per Como e Lombardia a partire da lunedì 26 aprile).
Alle fortissime perplessità arrivate da ogni parte su coprifuoco confermato alle 22 e via libera alla ristorazione ma solo all’aperto si aggiunge la voce dell’assessore al Commercio del Comune di Como, Marco Butti.
“A 3 giorni dall’entrata in zona gialla, un pensiero a bar e ristoranti che dovranno nuovamente comunque cimentarsi con regole assai rigide, nonostante ingenti investimenti fatti già nel corso del 2020, per adeguarsi alle norme post lockdown, anche per garantire sicurezza e rispetto dei protocolli all’interno dei locali”, dice Butti.
E quindi, pur con garbo, ecco arrivare la bocciatura ai provvedimenti del Governo: “Resto convinto che le misure introdotte comporteranno per alcune di realtà l’impossibilità di tornare ad un pizzico di normalità, non potendo disporre di dehors e spazi all’aperto, pur con lo sforzo doveroso di tutte le Amministrazioni locali che, indipendentemente dal colore politico, si sono adoperate e si stanno adoperando per provare a dare una risposta a tutti”.
Continua: “Considerata la difficoltà oggettiva a poter accontentare tutti, si fatica a capire come mai non siano state adottate regole con contingentamenti per l’interno, tenuto conto che, in altri settori, , si potrà tornare anche all’interno. Per questo non resta che affidare le sorti delle riaperture alle condizioni meteo…..come dire “Giuliacci pensaci tu!”. Quanto al tanto dibattuto coprifuoco è acclarato che il Comitato Tecnico Scientifico, solitamente usato come scudo protettivo davanti a decisioni “scomode”, abbia dichiarato di non averne mai parlato e discusso, rimandando la scelta ad una precisa volontà politica. A tale riguardo lasciano il tempo che trovano i post, i cinguettii e le dichiarazioni di chi si lamenta per la decisione, pur avendo il proprio partito rappresentato al Governo”.
4 Commenti
Tanto anche a chiudere tutto non cambia nulla a fine maggio i contagi spariranno magicamente come l’anno scorso. Apriamo tutto perché si muore soprattutto di fame più che di covid.
Se per il Sig. Butti normalità vuol dire avere gli ospedali ancora pieni di pazienti covid e contare circa 350 morti al giorno in tutto il paesea me la sua normalità non piace per niente!
Ottime previsioni per la prossima settimana, qualcuno dall’alto ci sta pensando.
Oltre al danno la beffa !!!!….per alcuni
I piu’ fortunati che non hanno pagato gli spazi pubblici in concessione saranno i fortunati che potranno utilizzare gli spazi all’aperto in questa tanto attesa riapertura del 26