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Zone 30, Como tra le peggiori in Italia. Cantaluppi: “Rallentare queste 3 vie”

Rallentare le auto nelle città. Le richieste di creare sempre più zone con il limite di velocità fissato a 30 chilometri orari sono in costante crescita: da Milano dove il consiglio comunale ha approvato di recente un ordine del giorno della maggioranza che invita all’approvazione di una delibera per introdurre il limite di velocità a 30 km/h su tutto il territorio a partire dal 2024, alla Svizzera dove l’Associazione traffico e ambiente (Ata) ha invitato il mondo politico a ripensare la politica di costruzione delle strade prevedo più zone a 30 km/h e piste ciclabili.

Questa la visione futura, ma la realtà è ben altra cosa e per Como la situazione è veramente negativa. In città infatti il limite a 30 km/h per i veicoli si estende solo lungo 3,5 chilometri di strade. Un dato così basso che colloca Como al 60esimo posto su 66 capoluoghi che sono stati esaminati in base ai dati raccolti da Legambiente attraverso il questionario di Ecosistema urbano e pubblicati oggi sul Sole 24 Ore.

E osservando le cifre emerge anche che a Como ci sono 4,2 metri di strada a 30km orari ogni 100 abitanti a fronte di 61,8 auto ogni 100 abitanti.

Intanto sempre in tema di interventi per regolamentare il traffico, il consigliere comunale di Fratelli d’Italia Lorenzo Cantaluppi ha presentato una mozione, in discussione a breve in consiglio comunale, per chiedere al Comune di intervenire per ridurre la velocità dei mezzi in alcuni punti sensibili della città. “Si tratta di via Mantegna e via Prestino a Prestino e di via Mirabello a Trecallo dove è presente la scuola dell’infanzia. Sono tutte strade densamente abitate e con molti bimbi. Troppi veicoli le percorrono a velocità sostenuta nonostante ci sia il limite di 30 chilometri orari”, spiega Cantaluppi.

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10 Commenti

  1. la pensi come vuole;immagino lei possa spostarsi in bicicletta e lo faccia rispettando rigorosamente le regole(mai in contromano,mai attraversare la strada sulle strisce pedonali,ecc…).

  2. Io lo porterei a 70 km/h
    Su alcune strade è già assurdo 50 e nessuno lo rispetta
    Personalmente più vado piano più sono portato alla distrazione

  3. Dai, Como è la riserva indiana dell’automobilista: niente ciclabili, marciapiedi striminziti, un girone da formula uno attorno ad una ZTL che sì va trasformando in ZPL, Zona a Parcheggio Libero.
    E all’orizzonte migliaia di nuovi parcheggi!

  4. Che ben vengano le zone 30, bisogna consegnare più spazio alle ciclabili per resteingere lo spazio alle auto, così
    che spontaneamente sono portate ad andare a 30 km/h

  5. il limite di 30km/h e’ di gran moda;che sia un passo avanti per la sicurezza e’ molto,molto opinabile.Applicato con buon senso e uso del cervello-e non con la micidiale accoppiata ideologia+demagogia-per esempio nelle tante strade strette dei nostri centri abitati,dove si va o si dovrebbe andare piano e’ utile:altrove il limite di 50km/h,SE fatto rispettare,e’ piu’ che sufficiente SE si guida con normale attenzione(cioe’ senza distrarsi a guardare lo smartphone).Certo il presupposto e’ che ci siano frequenti controlli:e che questi non siano affidati esclusivamente a macchine automatiche ma soprattutto a forze dell’ordine presenti con costanza e negli orari piu’ svariati(perche’ solo in questo caso si puo’ contenere l’abuso dello smartphone,torno a dire perche’ e’ causa o concausa di buona parte degli incidenti,molto piu’ della velocita’).

    1. A 30 km/h si frena in 5 m (su strada asciutta), a 50 km/h in 13 m. Tralasciamo il tempo di reazione, che pure incide nelle distanze di arresto, siamo generosi.
      In ogni caso 13m-5m=8 m.
      Esercizio a casa: quanti pedoni, biciclette e passeggini ci stanno in 8 metri?
      La fisica non è opinabile, le pseudoverità degli auto-dipendenti sì.

  6. Buona parte delle vie centrali di Albate sono “zona 30” , peccato che non basti mettere un cartello così da lavarsene le mani ed aver la coscienza tranquilla….
    Infatti in assenza totale di controlli questo limite non viene mai rispettato.
    Vigili nel quartieri, questi sconosciuti !

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