Il verbo riqualificare è l’ago della bussola che da inizio mandato ha guidato la visione del sindaco Matteo Monti per la Riva di Cernobbio, salotto vista-lago amato da residenti e forestieri, che in pochi mesi ha visto cambiamenti epocali per alcuni, traumatici per altri (la chiusura del bar Onda e della storica giostra di piazza Risorgimento in primis).
Le modifiche all’area sono costate al sindaco pesanti critiche dai consiglieri di opposizione, Simona Saladini e Paolo Furgoni, come raccontato da Comozero.
Ma Monti ha tanto altro in serbo per il rinnovamento della Riva e del paese.
La strategia in Riva sembra quindi “fuori il vecchio e dentro il nuovo”
Non voglio cacciare nessuno dalla Riva ma rendere Cernobbio più vivibile, un fiore all’occhiello per residenti e visitatori, un punto di riferimento.
Ci può anticipare i dettagli del piano di riqualificazione, quindi.
Saranno pubblici alla fine di settembre. Ovviamente, l’ex Onda verrà dato in gestione il 2 ottobre. Rivedremo la pavimentazione della piazza, è stata segnalata un’antica fontana da ristrutturare, un tempo ritrovo per i Cernobbiesi. C’è poi l’imbarcadero liberty da tenere a mente. Tra il 2020 e il 2024 partirà la riqualificazione per l’hotel Regina Olga.
E la fontana distrutta a marzo?
C’è un progetto. Aspettiamo di sapere chi pagherà per i lavori.
Non tutti, in città e in consiglio comunale, sono entusiasti di questi cambiamenti.
Il cambiamento dà fastidio. Chi è venuto prima di me non ha valorizzato questo angolo di Cernobbio. Sono stati 14 mesi di cambiamento e risultati. Sono sempre disposto a incontrare chi ha idee diverse ma strumentalizzare, specie sui Social, non fa bene.
Oltre alla Riva, ci sono piani per ridurre il traffico di passaggio a Cernobbio?
Via Erba e via Garibaldi saranno una Ztl, compensata con la trasformazione di viale Matteotti con 40 parcheggi in più nel 2020. Riguardo alla strettoia, Arpa ha rilevato forti livelli di inquinamento. Stiamo stimando quanti mezzi passano per risolvere il problema.
“Stiamo lavorando per voi” è il messaggio, quindi
Una volta insediati, non c’era alcun progetto per eventi e valorizzazione del patrimonio. Oggi siamo in moto. Le persone chiedono un segnale di cambiamento.
L’articolo che avete appena letto è stato pubblicato su ComoZero settimanale, in distribuzione ogni venerdì e sabato in tutta la città: qui la mappa dei totem.