Esiste una cucina tipica del Lago di Como? Quali ingredienti la contraddistinguono? È possibile innovarla pur restando fedeli alla tradizione? Il libro “Lago di Como in cucina” presenta 27 ricette divise tra antipasti, primi, secondi, piatti unici e dolci. Lo chef Davide Lacchini e il pasticciere Paolo Verga ci spiegano passo dopo passo come portare sulle nostre tavole i sapori che più caratterizzano la nostra apprezzata cucina locale.
Il volume è una vera e propria “guida alla cucina lariana” impreziosito dall’introduzione di Emilio Magni che ripercorre sapientemente la storia della cultura gastronomica del nostro territorio e dei suoi principali ingredienti.
La presentazione del libro è in programma il 20 marzo dalle 15 al Centro Civico di Camnago Volta in piazza Martignoni.
IL LAGO DI COMO IN CUCINA
cm 16,5×24 – pagg 116 – € 16,50 anno 2019
ISBN 978-88-87284-85-0
CARLO POZZONI FOTOEDITORE
Editrice LARIOLOGO
DAVIDE LACCHINI
E’ nato a Como nel 1961. Ricopre la carica di Food and Beverage Manager, Chef di cucina e consulente gastronomico presso l’Hotel Regina Olga di Cernobbio e il ristorante Cernobbio. È stato Presidente Provinciale dell’Associazione Cuochi e titolare del ristorante “Al Musichiere” di Cernobbio fino al 2008. Ha avuto esperienze lavorative presso diversi ristoranti nonché presso la residenza della famiglia reale dell’Arabia Saudita. Consulente e collaboratore del libro edito dal quotidiano La Provincia di Como “A tavola dal Lario alla Brianza” e curatore editoriale del libro “In cucina” edito dall’Associazione Provinciale Cuochi di Como, dal 2010 è anche consulente gastronomico della rivista Magiclake per la rubrica “Cucina e Cantina”. Nel giugno del 2014 è stato insignito del Cavalierato della Repubblica Italiana. Su invito della Federazione siberiana ristoratori e albergatori, nel 2016 ha tenuto un corso su “Como Lake food cooking, Ricette innova- tive della cucina lombarda” a Novosibirsk, in Russia.
PAOLO VERGA
Nasce nel territorio comasco nel 1970. Si appassiona di pasticceria sin da bambino grazie al papà pasticcere, di cui assume anche il soprannome “Fuin”, dal nome dialettale della faina, intesa come animale lesto e scattante. Attento e curioso, lavora sul territorio comasco, spostandosi poi sino a Milano, dove apprende tecniche nuove e soprattutto l’amore per la pasta lievitata, che cura personalmente. Ha seguito e segue tuttora corsi ed aggiornamenti presso i maggiori e più quotati maestri pasticcieri italiani e stranieri, portando le sue conoscenze al suo laboratorio dove, grazie ad un apprezzato team di pasticceri, sviluppa tecniche nuove. La sua attività prende il nome dal fortunato soprannome e consta oggigiorno di due punti vendita in Como: uno in via Muggiò e uno in via G.B. Grassi.