Difendere, valorizzazione e far crescere l’olivicoltura sul Lago di Como, preservando il suo forte legame con il territorio. E’ questa la mission del frantoio di Bellagio, operativo dal 2022 nei giardini di Villa Melzi.
Una realtà fondata da 25 soci locali in collaborazione degli Olivicoltori del Lago di Como con un preciso obiettivo: soddisfare la domanda di olive da macinare nei tempi previsti (passaggio che generalmente deve essere svolto entro 24/48) evitando dunque la ‘fuga’ dei coltivatori. Il frantoio, che si avvale di impianti e tecnologie all’avanguardia, si pone come baluardo per la salvaguardia della produzione dell’olio extravergine d’oliva nel triangolo lariano, settore che negli ultimi anni ha registrato una crescita importante configurandosi come una nuova eccellenza agroalimentare. Alla guida del frantoio c’è Mattia Vaccani, esperto conoscitore del territorio e delle sue materie prime.
“Il frantoio – spiega Vaccani – è in attività all’incirca da ottobre fino a dicembre: in media sono circa 200 i produttori locali, tra amatoriali, piccoli, piccolissimi, medi e grandi, che si rivolgono a noi per la macinatura delle olive. Lo consideriamo un grande risultato, visto che fino a qualche anno fa si avvertiva in maniera forte l’assenza di un impianto di riferimento, cosa che costringeva moltissimi olivicoltori ad avvalersi di servizi esterni. Lo riteniamo un incentivo importante per lo sviluppo del comparto olivicolo a Bellagio e dintorni. Riteniamo che occorra continuare a lavorare per la tutela degli oliveti presenti sul Lago di Como con un occhio di riguardo per una crescita sostenibile e compatibile con l’ambiente e il paesaggio. Il tutto porta ad ottenere un olio extravergine di altissima qualità”.
“Quest’anno la produzione è stata certamente influenzata da un meteo instabile e dai continui cambiamenti climatici a cui non solo noi ma l’Italia intera è sottoposta – prosegue Vaccani – Abbiamo avuto una primavera abbastanza fredda, un agosto con temperature da record e infine precipitazioni abbondanti nel mese di ottobre. Questo ha ritardato sicuramente la maturazione e abbassato, rispetto al passato, la resa che attualmente si attesta tra il 7 e il 10%. Tuttavia crediamo che nelle prossime settimane andremo incontro a dei miglioramenti importanti e le previsioni sono buone: il conti li faremo a fine stagione”.
Tra le realtà che sostengono il frantoio di Villa Melzi c’è il ristorante Salice Blu. Spiega Camilla Panzieri, sommelier dell’olio: “L’olio extravergine d’oliva di Bellagio è extravergine a tutti gli effetti: bassa acidità (intorno allo 0.1%), olive portate al frantoio entro le 24 ore dalla raccolta e spremitura a freddo. Le olive sono raccolte per la maggior parte a mano, oserei dire eroica, come avviene per il vino sul nostro Lago di Como, per via dei pendii che caratterizzano il nostro paesaggio. Al naso, l’evo nuovo ha sentori vegetali, lattuga, cicoria, persistenti. Persistenza che si ritrova anche all’assaggio, a cui si aggiungono profumi erbacei e di agrumi, che conferiscono una complessità non indifferente. Rimane in bocca un perfetto equilibrio tra piccantezza e amarezza. Si abbina perfettamente al lucioperca avvolto nel porro e adagiato su una polentina morbida”.
Proprio l’olio extravergine d’oliva di Bellagio sarà uno dei grandi protagonisti del tour a cui lo chef Luigi Gandola, patron del Salice Blu, e Camilla Panzieri si accingono a dare il via.
A novembre il ristorante resterà infatti chiuso e riaprirà nel mese di dicembre. Luigi e Camilla voleranno negli Stati Uniti e faranno tappa in Florida, Texas, Missouri e Michigan per partecipare a numerosi eventi privati e alcuni a scopo benefico dedicati al settore del food: una vetrina d’eccezione, che consentirà di esporre, promuovere e valorizzare alcune delle eccellenze tipiche del Lago di Como, dai tartufi ai funghi ai formaggi fino ad arrivare naturalmente all’olio extravergine d’oliva.
3 Commenti
Credo proprio che AB abbia ragione perché la coltivazione di questi ulivi è in un fazzoletto di terra
Capisco benissimo l’entusiasmo, ma insomma per l’olio extra vergine, la regola è che deve essere un po’ amaro e pizzicare un po’ con un retro gusto di sapori di certi ortaggi, le quantità di oliva per 1kg di olio, e la qualità dell’oliva, non per ultimo a quanto ammonta la produzione.
In accordo alla coltivazione sul lago di Como di piante di ulivo, si potrà fare al massimo alcune migliaia di litri. Il resto sono olive del lago di Garda o altra provenienza. Bisogna essere onesti nello scrivere.