“Un’esperienza che vale la pena vivere”. Basterebbe il titolo dell’articolo dedicato dall’inviato del Gambero Rosso alla Trattoria Contemporanea di Lomazzo per capire il gradimento per il locale, chi lo anima (“la brigata più giovane d’Italia, età media 23 anni”) e naturalmente per la sua cucina. Ma sono tantissimi i passaggi che celebrano una delle stelle emergenti della gastronomia comasca, locale definito “un ristorante d’élite che può ancora fare tanta strada” guidato “in cucina da Davide Marzullo, classe 1996, alle spalle una gavetta dorata all’Hibiscus e al Connaught a Londra, al The Market Place a Como e al Noma di Copenaghen, prima di partecipare e vincere il talent targato Sky “Antonino Chef Academy” che gli ha regalato un’esperienza a Villa Crespi come braccio destro di Antonino Cannavacciuolo. Con la stella Michelin ricevuta nel 2023 da Trattoria Contemporanea Marzullo è diventato lo chef più giovane a guidare la cucina di un ristorante premiato con l’ambito macaron2.
Apprezzata poi la cucina dove protagoniste sono “materie prime povere e ingredienti del territorio, valorizzati per acquisire un nuovo vocabolario di gusto: niente ostriche, niente caviale, niente acciughe del Cantabrico” ma piuttosto “valorizzazione delle frattaglie, trattate in modo egregio dalla cucina: ci sono le parti meno nobili della gallina servite con della spuma di patata affumicata e polvere di prezzemolo; poi il cervello di vitello panato e accompagnato da maionese al cavolo rosso, lampone e sedano; la testina di vitella con uva osmotizzata con vermouth e vino bianco, portulaca e maionese allo Sriracha; il cuore di vitello alla brace con il suo fondo allo scalogno, serviti con shichimi, formaggio di capra e maionese allo scalogno. In tavola arrivano anche la seppia marinata in senape e miele con olio all’nduja, salsa al beurre blanc e panino al nero; il risotto al latte di capra concentrato, polvere di cappero e liquirizia e riduzione alla soia; la linguina con conchigliacei, burro alle alghe e pane crusco, piatto storico ed emblematico della Trattoria”.
Cenni particolare per “la pasticceria curata da Elena Orizio: davvero super” così come “per il percorso delle bevande, davvero insolito e originale, divertentissimo” con “la firma del sommelier Alessandro Scarsi, che ha ideato una proposta priva di di etichette blasonate e già conosciute e, al contrario, ricca di piccoli produttori, anche biodinamici, che mettono sul mercato poche etichette l’anno”. Qui l’articolo integrale di Luca Bassi per il Gambero Rosso.
Un commento
Ristorante, chef, brigata, menu, tutti straordinari .
Ogni riconoscimento è meritatissimo