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Cronaca

La onlus porta i cani al confine per l’adozione in Svizzera: 600 euro l’uno tra donazione e rimborso, la Finanza indaga

Tutto è partito da una telefonata. Segnalato in zona dogana un gruppo di persone che, stando alla segnalazione, era in attesa di ritirare dei cani.

Così una pattuglia della stradale è andata all’area di servizio Ristop, a due passi dal valico di Brogeda.

Sul posto sono state trovate una ventina di persone, tutte svizzere che hanno dichiarato di essere in attesa di ritarare dei cani da una Onlus italiana.

In effetti di lì a poco è arrivato un furgone carico di trasportini, all’interno 17 cani. Subito dietro un’auto con 2 trasportini e 7 cani all’interno.

Gli agenti hanno subito identificato una donna svizzera che ha dichiarato di essere presidente di una Onlus di Cosenza. La donna ha spiegato che stava consegnano 24 cani adottati via internet. Ha poi aggiunto che i presenti erano gli affidatari degli animali e che ciascuno di loro aveva effettuato una donazione di 350 euro al sodalizio oltre ad aver versato 250 euro di rimborso spese per analisi del sangue, visite mediche, vaccini, passaporto, toelettatura e trasporto fino a Como.

Per la polizia i contorni dei fatti sono risultati subito poco chiari così hanno chiesto la collaborazione dei colleghi della Volante, della Guardia di Finanza e di Ats Insubria perché verificasse la regolarità del trasporto e delle adozioni.

Dai rilievi è emerso come il furgone non fosse adatto al trasporto. Il conducente è stato sanzionato anche per aver condotto un veicolo immatricolato all’estero sebbene fosse residente in Italia da più di 60 giorni (articolo 93 del Codice della Strada”.

I rilievi di Ats hanno evidenziato come la documentazione di 24 animali fosse regolare e per questo ha dato l’ok all’affidamento. Solo un cane è risultato privo di documenti corretti ed è stato riaffidato alla onlus

Dalla questura precisano infine che: “Il personale della Guardia di Finanza intervenuto sul posto, infine, si è riservato di espletare ulteriori controlli in ordine alla possibilità per la Onlus di ricevere un compenso prestabilito in denaro in concomitanza”.

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