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Cronaca

Cantù, scoperto deposito abusivo di rifiuti speciali destinati al Ghana. Denunciate due persone

Martedì 29 settembre, a Cantù, la Polizia Locale di Cantù ha scoperto un deposito abusivo di rifiuti speciali all’interno di due box. Fermati due cittadini ghanesi che dovranno rispondere del reato di deposito illecito di rifiuti speciali.

L’operazione si inserisce nell’indagine scaturita dalla precedente investigazione “In mala fede” che aveva condotto, già nel febbraio del 2019, alla denuncia all’Autorità Giudiziaria di un quarantenne ghanese per deposito incontrollato di rifiuti realizzato all’interno di un box e nel cortile attiguo in via Monte Baldo.

Nelle scorse settimane, infatti, erano giunte alle autorità varie segnalazioni dai cittadini di via Crotto su sospetti movimentazioni di merci e materiali attraverso l’utilizzo di un autocarro (di cui avevano fornito la targa), dalla cui visura il proprietario risultava già noto al Comando per precedenti indagini svolte nei sui confronti.

Ricostruite le dinamiche degli spostamenti, i due box di via Crotto sono stati identificati come luogo dove la merce veniva stipata. Quindi, martedì 29 settembre, i nuclei radiomobile e tutela del territorio del Comando di Polizia Locale di Cantù hanno realizzato un blitz per ispezionare i due vani, di proprietà di un settantenne residente a Capiago Intimiano al momento risultato estraneo ai fatti. L’uomo, infatti, aveva affittato le autorimesse a due cittadini ghanesi di 35 e 55 anni residenti a Cantù ma in un altro quartiere.

I vani erano completamente pieni di ogni sorta di prodotto, e sentito il Pubblico Ministero di Turno sono stati sequestrati. All’interno sono stati trovati: un forno da cucina, 2 forni a microonde, 2 frigoriferi, un frigorifero portatile, 3 televisori di varie marche 42 pollici, 12 ferri da stiro, 3 condizionatori, 2 pianole, un freezer a pozzo, un doppio lavello in acciaio, 3 biciclette, 5 macchine da cucire, varie tastiere da pc all’interno di una scatola, 12 confezioni di detersivi per lavatrice, 2 secchi di vernice completamente chiusi, 4 fusti di industriali completamente chiusi e sigillati, 3 stereo con casse, 2 lavandini, 3 lettori dvd, 12 monitor per PC, 5 pneumatici, 5 pc da tavolo.

In un primo momento irreperibili, i responsabili nella giornata di ieri (mercoledì 30 settembre) sono stati individuati e dovranno rispondere del reato di deposito illecito di rifiuti special, punito con la sanzione che prevede l’arresto da tre mesi ad un anno e l’ammenda da 2600,00 a 26.000,00 oltre al rispristino dello stato dei luoghi.

La provenienza della merce è ancora oggetto di valutazione, ma pare fosse destinata alla spedizione nella terra natia degli indagati. Il Sindaco di Cantù Alice Galbiati ha dichiarato: “Ringrazio la Polizia Locale per l’ottimo lavoro svolto a contrasto di quei comportamenti significativamente irriguardosi del decoro urbano e del corretto vivere civile. Importante è stata, ancora una volta, la collaborazione dei cittadini che hanno fornito dei dettagli necessari per chiudere il quadro ispettivo già in corso”.

L’Assessore alla Sicurezza, Polizia Locale e Lavori Pubblici Maurizio Cattaneo ha aggiunto: “L’episodio dimostra l’operatività e la professionalità degli appartenenti al Comando di Polizia Locale, un’azione incessante di presidio del territorio, svolta spesso in silenzio come è necessario quando si deve preservare il segreto investigativo”.

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