E’ esasperato il presidente della Casa di Riposo delle Infermiere di Albese con Cassano, Giovanni Ballabio, già sindaco di Pigra, che con sforzi immensi è riuscito fino ad ora a mantenere ospiti e personale in una bolla di sicurezza: malgrado le due ondate della pandemia e il riacutizzarsi in questi giorni della curva del contagio restano a zero i casi nella struttura da lui gestita.
Albese, il piccolo miracolo della Casa di Riposo: zero contagi. Ma il presidente accusa: “Ats non risponde al telefono. Improvvisiamo”
Non senza difficoltà e impegno. “Nell’ultimo anno non so più quanto abbiamo investito di tasca nostra per dispositivi di sicurezza, sanificazioni periodiche della struttura e tamponi di ogni tipo (molecolari, rapidi, sierologici) per tenere monitorata la situazione – racconta il presidente Ballabio – abbiamo perfino acquistato delle macchine per trattare l’aria all’interno della casa albergo”.
Quello che oggi chiede il presidente sono i vaccini. “Da due mesi chiamo Ats Insubria per sapere come ottenere i vaccini per il nostro personale e gli ospiti che, vorrei ricordare, sono per lo più novantenni – spiega Ballabio – mi continuano a dire, quando rispondono, che dobbiamo avere pazienza ma ancora non sappiamo con quale criterio possiamo farne richiesta. Ci hanno chiesto l’elenco di personale e ospiti, circa 60 persone in tutto, lo abbiamo inviato ma nessuna risposta ci è arrivata. Poi la settimana scorsa Asst Lariana ha convocato per la somministrazione circa 10 dei nostri dipendenti ma non so secondo quale criterio e quando gli altri lo riceveranno”.
Un episodio però, di fronte a tutta questa incertezza relativa alla campagna vaccinale, ha fatto infuriare Ballabio. “In questa situazione davvero molto difficile per noi, a livello economico ma anche di gestione e tutela degli ospiti, è arrivata settimana scorsa una visita di Ats – racconta – non per la campagna vaccinale ma per una verifica della struttura. Ci hanno contestato dei muri scrostati e la mancanza di una porta negli spogliatoi dei dipendenti che si trovano nella parte più antica della struttura. Così mi hanno fatto un verbale e una denuncia penale”.
Così sbotta il presidente: “Capisco che Ats faccia il proprio lavoro e so che ci sono questi problemi ma noi da un anno non facciamo entrare in struttura operai se non per delle urgenze per tutelare tutti, ospiti e personale – sottolinea – quindi mi chiedo, da Ats nessuno sa dirmi nulla per i vaccini ma sono così celeri per dei muri scrostati?”.