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Attualità, Cronaca

Provincia di Como: 171 brasiliani diventati italiani grazie all’impiegata comunale infedele

Nella mattina di oggi a conclusione di una complessa attività investigativa coordinata dalla Procura della Repubblica presso il Tribunale di Como, gli investigatori della Squadra Mobile della Questura di Como, con l’ausilio di personale della Polizia Locale “Terre di Frontiera”, hanno eseguito un’ordinanza di custodia cautelare in carcere e un’ordinanza applicativa degli arresti domiciliari nei confronti di una donna di origini brasiliane titolare di un’agenzia di intermediazione e di un Ufficiale di Anagrafe in servizio in questa provincia.

Nello specifico, le attività investigative, condotte anche con l’ausilio di attività tecnica di intercettazione telefonica ed ambientale, sono partite dal monitoraggio di un flusso anomalo di cittadini brasiliani richiedenti la cittadinanza italiana nel comune di Uggiate Trevano e hanno consentito di documentare numerosi atti falsi in relazione agli accertamenti dovuti dall’Ufficiale di anagrafe in merito alle richieste di effettiva residenza e abituale dimora in Italia 171 cittadini brasiliani richiedenti la cittadinanza italiana iure sanguinis. La residenza sul territorio dello Stato è infatti requisito essenziale per l’ottenimento del beneficio.

Le indagini hanno poi documentato come la titolare dell’agenzia di intermediazione organizzava eventi in Brasile volti a portare in Italia i cittadini brasiliani con il solo scopo di permettere loro l’ottenimento della cittadinanza, predisponendo per gli stessi gli alloggi, i transfer dagli aeroporti e fittizie dichiarazioni di ospitalità che consentivano all’Ufficiale di Anagrafe di iscrivere le residenze senza effettuare i dovuti controlli previsti per legge e concludere l’iter procedimentale in tempi eccezionalmente brevi, anche di pochi giorni. In alcuni frangenti dell’attività sono state riscontrati appartamenti con 74, 60 e 37 persone residenti nell’arco di 6 mesi, con il paradosso della presenza di decine e decine di persone in soli 90 metri quadrati.

L’attività di intermediazione fruttava all’arrestata il corrispettivo di oltre €. 3.500,00 per ogni straniero.

Le donne sono state arrestate e, rispettivamente, la mediatrice associata alla locale casa circondariale mentre la dipendente comunale sottoposta agli arresti domiciliari in attesa della verifica in sede processuale delle risultanze investigative emerse.

Nel corso dell’esecuzione sono stati inoltre perquisiti i locali degli uffici anagrafe dei comuni di Cucciago, Blevio e Rodero con il sequestro di numerosi fascicoli inerenti le cittadinanze iure sanguinis dei cittadini brasiliani residenti in quei comuni.

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Un commento

  1. Dov’è il problema. Ciò che si fa si può tranquillamente disfare, specie se fatto illegalmente. Quindi cittadinanze revocate e quanto prima ritorno verso il paese di provenienza. Certo poi che fare questa genialata in un comune di 4.000 abitanti, denota una astutissima mente criminale….. a meno che…. a meno che …..

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