Li hanno fermati i carabinieri della stazione di Turate in esecuzione di un’ordinanza di custodia del tribunale dei minori di Milano.
Si tratta di 15enni e un 16enne residenti a Rovello e Rovellasca.
Quanto raccontano i militari fa rabbrividire. I tre si sono macchiati di reati contro il patrimonio a partire da fine 2020 in diversi comuni del Milanese. “Reati che, senza dubbio, hanno alimentato nei residenti nella zona, nel recente periodo, un intenso allarme sociale”, spiegano i carabinieri.
E peggio: “Le indagini, condotte sotto il coordinamento della Procura della Repubblica presso il Tribunale per i Minorenni di Milano, hanno permesso di raccogliere importanti elementi indiziari e soprattutto delineare un dettagliato quadro sulla personalità dei minori, caratterizzato da uno stile di vita deviato, dalla totale assenza di autocontrollo e dall’insofferenza verso le regole della civile convivenza”.
Un quadro fosco, riportiamo ancora letteralmente quanto diffuso: “I giovani, dimostrando una disinvoltura ed abitualità nel realizzare le condotte predatorie, colpivano secondo un consolidato modus operandi, caratterizzato dall’uso della violenza e, principalmente, dall’agire in gruppo: è questo, anche secondo le valutazioni dell’Autorità Giudiziaria, l’elemento rafforzativo dell’intenzione criminale degli odierni indagati, che ingenerava nelle vittime paura e smarrimento, creando quella sudditanza psicologica che spesso le indiceva ad assecondare le richieste degli aggressori.
Danneggiamenti, furti e rapine sono i principali delitti contestati, a vario titolo, ai tre giovani, molti dei quali commessi presso la stazione ferroviaria di Rovello Porro oppure a bordo di treni sulla linea Milano-Como, dove neanche gli interventi del personale viaggiante riusciva a fermare le illecite condotte degli indagati”.
Così: “Concordando con le risultanze investigative ed attesa la condizione di forte devianza dei minori, valutato anche un concreto pericolo di reiterazione dei reati, l’A.G. minorile ha quindi emesso l’ordinanza di custodia cautelare: per due di loro, maggiormente coinvolti negli eventi oggetto di indagine, è risultata necessaria l’associazione presso l’Istituto Penale Minorile “Beccaria” di Milano, mentre per il terzo veniva disposto l’inserimento presso una comunità”.