Sarà il 2025 l’anno del rilancio culturale della Città di Como? I presupposti sembrano esserci, i soldi sul tavolo pure. Archiviato un Natale ordinato e gradevole, sicuramente migliore degli ultimi due, ma ancora distante anni luce dai fasti della Città dei Balocchi, il Comune di Como ha annunciato per la primavera l’apertura della mostra delle mille monete d’oro nell’ex chiesa delle Orfanelle del Museo Giovio. Erano state trovare nel settembre del 2018 in un cantiere di via Diaz, il complesso iter per mostrarle al pubblico si chiude così dopo quasi sette anni. La Città di Volta potrà così contare su una terza sede museale a gestione diretta del Comune, insieme con il Tempio Voltiano e alla Pinacoteca Civica. Passare da due a tre e con un’esposizione così attesa non è cosa da poco.
I dati degli accessi museali cittadini sono purtroppo molto bassi da anni. Il Mausoleo di Volta, pur con capienza ridotta dopo la ristrutturazione, trascina la Pinacoteca. Il biglietto cumulativo è conveniente: 8 euro per entrambe le sedi, invece dei 5 per un’unica. Poi ci sono le convenzioni. Se i numeri di quella per gli abbonati o i titolari di un biglietto o un accredito per una partita casalinga del Como di serie A (hanno diritto a un biglietto ridotto di 3 euro) si potranno conoscere solo alla fine del campionato, ma non si preannunciano a tre cifre, dal ticket integrato Duomo di Como + Musei l’onda da cavalcare potrebbe essere decisamente alta.
Il motivo è molto semplice, i turisti per entrare in Duomo dal 1° febbraio di quest’anno dovranno pagare 10 euro e, di questi 10 euro, 5 e 10 centesimi andranno nelle casse di Palazzo Cernezzi e 4 e 90 in quelle dell’Ente Cattedrale di Como. Questo indipendentemente se poi il turista vorrà passare nell’arco delle 72 ore anche dal Tempio Voltiano o da Palazzo Volpi. Così dalla convenzione firmata, uno sbilancio giustificato dal fatto che gli oneri per il servizio di bigliettazione sono tutti in capo al Comune.
Il ticket non riguarda ovviamente i fedeli, che si recano in cattedrale per pregare e i pellegrini dell’anno giubilare. I percorsi saranno differenti, come già avviene in altre chiese-monumento del resto d’Europa.
Quanti saranno i biglietti per la Cattedrale staccati nel primo anno della convenzione (scade il 31 gennaio 2026) con il Comune di Como? Difficile a dirsi. La Diocesi è intervenuta per limitare gli accessi che oggi sono 1.500 al giorno, numeri non più gestibili in modo ordinato per un luogo di culto. Se si dovessero ipoteticamente staccare 1.500 biglietti al giorno, ecco che in tre settimane il Comune di Como andrebbe a incassare, euro più, euro meno, la stessa cifra dell’intero 2022 (3.1064 biglietti tra Tempio Voltiano e Pinacoteca, ultimi dati certificati da Regione Lombardia). In realtà, i biglietti saranno solo una percentuale (forse piccola) di quei 1.500, ma più soldi per la cultura in città è certo che entreranno, così come per la gestione del Duomo, edificio che necessita di continue e costose manutenzioni.
L’unione insomma e il fare squadra fa sempre la forza, ed è peraltro previsto anche dal Codice dei Beni Culturali e del Paesaggio, che anzi, chiede allo Stato e a tutti gli enti pubblici territoriali di realizzare convenzioni con soggetti pubblici e privati, proprietari o detentori di musei e altri istituti culturali per lo svolgimento di funzioni in comune a favore del patrimonio. Troppo alto un ticket di 10 euro per Duomo e un museo?
Chi è abituato a muoversi per ammirare il patrimonio culturale in Lombardia, Italia e fuori dal confine conosce cifre ben più onerose. Salire a piedi dalle scale sulle terrazze del Duomo di Milano costa 14 euro, Duomo di Milano e Museo della cattedrale 20 euro. Certo, chi paga pretende. Pretende anche un certo servizio e su questo l’organizzazione comasca qualche volta non ha brillato in passato. La speranza è di essere smentiti invece in questa occasione. Le premesse non sono proprio rosee. Presentata la convenzione a inizio dicembre, a poco più di tre settimane dal primo accesso a pagamento nella Cattedrale di Como, sul portale Vivaticket, il player scelto per la bigliettazione elettronica, non c’è ancora traccia di come acquistare i biglietti. Così come sui siti del Comune di Como e della Basilica Cattedrale di Como, ma le attività negli uffici sono appena riprese dopo la pausa natalizia, quindi restiamo positivi e in attesa per i prossimi giorni.