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Cultura e Spettacolo

Como, la mostra diffusa nei luoghi simbolo e insoliti della città indaga la bellezza delle natura con Fibonacci

Una mostra diffusa in diversi luoghi simbolici di Como, anche non convenzionali: da San Pietro in Atrio al cortile di Palazzo Cernezzi fino all’Aero Club. L’evento è quello dell’artista italo-svizzero Giorgio Piccaia dal titolo “Natura segreta: la sequenza di Fibonacci”, nato da un’idea di Franco Giorcelli, che ha come curatori, Melania Rocca e Carlotta Cernigliaro e come coordinatore Emilio Casati. La mostra, in corso dal primo febbraio proseguirà fino al 31 marxo prossimo.

OPERE ESPOSTE
Nell’ex Chiesa San Pietro in Atrio, risalente al 1181, l’artista espone una serie di opere su carta, papiro e tela e alcune sculture in plexiglas. Nel cortile del Palazzo Cernezzi , costruito tra il cinque e seicento, e attuale sede del Comune di Como Giorgio Piccaia propone l’installazione Il Cubo e il Mondo con alcune Bandiere Aquilone, senso di libertà e pace. Nell’ hangar, costruito nel 1930 che ospita il più grande operatore di idrovolanti in Europa ci sono una scultura Aero-numerica e due Bandiere Aquilone al vento.

“La mostra illustra con installazioni e opere su tela, papiro e piccole sculture in plexiglas, il rapporto tra la bellezza della Natura e il significato dei numeri – ha sottolineato la curatrice Melania Rocca – Per questo omaggio l’artista Giorgio Piccaia utilizza i numeri della Sequenza di Fibonacci. La sequenza, il cui rapporto tra due numeri consecutivi tende alla proporzione divina, è la via iniziatica per il suo lavoro”

“La matematica è l’alfabeto in cui Dio ha scritto l’Universo, diceva Galileo Galilei. La filosofia naturale è scritta in questo grandissimo libro che continuamente ci sta aperto davanti agli occhi, io dico l’Universo, ma non si può intender se prima non s’impara a intender la lingua e conoscere i caratteri in cui è scritto. Egli è scritto in lingua matematica e i caratteri sono triangoli, cerchi e altre figure geometriche, senza i quali mezzi è impossibile a intenderne umanamente parola; senza questi è un aggirarsi vanamente per un labirinto oscuro – ha aggiunto – La sequenza ha origini indiane, sembra che la sua prima comparsa sia in un trattato sanscrito (L’arte della prosodia, lo studio del ritmo, dell’accentazione e dell’intonazione del discorso) scritto dal grammatico Pingala (450/200 a.C.). Negli antichi riti indiani la prosodia aveva grande importanza. Nel sesto secolo, il matematico indiano Virahanka mostrò come la successione nasce nell’analisi dei metri con sillabe lunghe e corte”.

Leonardo Pisano detto Fibonacci (1170-1242 circa), il maggior matematico del Medioevo, comprese che le dieci figure indiane e soprattutto lo zephirum avrebbero cambiato il mondo e introdusse la serie nella civiltà occidentale. La successione è infinita come se il sapere non dovesse mai finire e il lavoro di Piccaia tende con i numeri a questo. I segni numerici delle sue opere interagiscono con il piccolo fiore Non ti scordar di me, un fiore con cinque petali (numero della sequenza) contatto tra matematica e spiritualità. Le bandiere aquiloni sono segno di appartenenza e di libertà. Molti lavori dell’artista italo-svizzero esposti sono stati realizzati ad Antibes in Costa Azzurra dove recentemente l’artista ha soggiornato invitato dal comune francese.

Carlotta Cernigliaro di “Zero gravità Villa Cernigliaro per Arti e Culture Associazione” ha presentato l’esposizione di opere su tela, carta e papiro di Giorgio Piccaia, l’installazione di sculture in plexiglas, rotoli in tessuto di grandi dimensioni, creazioni ispirate ai numeri in libertà e alle sequenze naturali di Fibonacci, infine bandiere aquilone a cinque petali rotanti ispirate al fiore Non ti scordar di me. L’Associazione tratta particolarmente la ricerca artistica verbo­visiva e il rapporto tra i segni, i codici umani e naturali. Questa mostra illustra l’amore che l’artista ha per i segreti della natura: nei suoi lavori, i numeri indo-arabici sono segni grafici, la successione riporta alla sezione aurea e alla totalità dell’universo.

“Per la città di Como, questa mostra rappresenta un momento di crescita e di relazioni. La mostra allestita nella cornice di San Pietro in Atrio, ci invita a riflettere sul tema della Natura e del suo rapporto con la matematica, due elementi che ci sembrano così lontani ma che in realtà sono imprescindibili l’uno dall’altro. Un grazie al Maestro per averci avvicinato a questi mondi con la sua arte”, ha dichiarato il sindaco Alessandro Rapinese.

“La città di Como, fa parte della grande famiglia delle Città Creative UNESCO, un riconoscimento, questo, che impone alla nostra realtà opportune riflessioni sulla rotta da seguire – ha aggiunto l’assessore alla Cultura Enrico Colombo – All’interno del contesto UNESCO, l’Assessorato alla Cultura ha varato il progetto: “ESSERE E CRESCERE: COMO CITTA’ CREATIVA UNESCO”; Un progetto, in cui confluiscono una serie di azioni, volte a consolidare la consapevolezza della identità, tramite l’approfondimento e la conoscenza dei fatti storici, delle peculiarità artistiche ed architettoniche del territorio, e di conseguenza, le azioni da intraprendere volte a consolidare il tessuto sociale e culturale della nostra città”.

“La Mostra GIORGIO PICCAIA. NATURA SEGRETA: LA SEQUENZA DI FIBONACCI si inserisce all’interno di un progetto culturale di ampio respiro che l’Assessorato alla Cultura sta portando avanti sotto l’egida dell’UNESCO nell’anno in cui la città di Como ospiterà il forum nazionale delle città creative e durante le celebrazioni del nostro concittadino, Plinio il Vecchio, di cui ricorrono i 2000 anni dalla nascita sulle rive del Lario. All’interno della mostra allestita in San Pietro in Atrio vengono indagate le forme della natura, intrecciate alla sequenza di Fibonacci, con l’artigianato e le arti popolari elementi che definiscono il progetto di Como città Creativa UNESCO”, ha concluso Colombo.

GIORGIO PICCAIA. NATURA SEGRETA: LA SEQUENZA DI FIBONACCI – LE INFO

Data: 1 febbraio – 31 marzo 2024

Luogo mostra diffusa: Como

San Pietro in Atrio via Odescalchi (giovedì e venerdì dalle 16.00 alle 19.00 – sabato e domenica dalle 10.30 alle 19.00)
Cortile di Palazzo Cernezzi / Sede Municipio via Vittorio Emanuele II, 97 (orari d’ufficio)
Aero Club – Como viale Massenzio Masia, 44 (orari d’ufficio)

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