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Cultura e Spettacolo

In memoria di Gastel: a Cernobbio la mostra dedicata al grande fotografo scomparso a marzo

Moda, cavalli, il suo lago e giovani talenti da scoprire sono gli ingredienti della mostra che verrà inaugurata mercoledì 2 giugno a Cernobbio, un ricordo delicato e appena suggerito al genio di Giovanni Gastel, maestro della fotografia scomparso a causa del Covid il 13 marzo.

A organizzare “Your Dream: Lake, Fashion&Horses” Maria Cristina Brandini, curatrice delle mostre comasche che dal 2018 hanno riportato gli scatti del fotografo milanese a Como, luogo in cui affondano le sue radici (era nipote di Luchino Visconti) e dove la sua famiglia ha ancora una casa accanto a Villa Erba. Ed è proprio lei a raccontare la mostra, visitabile fino al 30 giugno dalle 10 alle 19.30, e il senso profondo di questo omaggio.

Video – L’Eterno Istante è arrivato: morto di covid il fotografo Giovanni Gastel. Quell’intervista sulla sua Como

Il nome di Giovanni Gastel non compare nel titolo della mostra e non saranno esposti suoi scatti. Perché questa scelta?
La mostra è il mio saluto personale a una persona che per me ha fatto tantissimo, un amico a cui ero legata da più di dieci anni la cui scomparsa ha lasciato un vuoto doloroso. Non avrei mai potuto strumentalizzare il suo nome, per questo lui non compare in mostra se non attraverso uno scatto a cavallo e una poesia di Herman Hesse. Non avrei saputo salutarlo in maniera diversa se non attraverso una mostra di fotografie.

Una dedica declinata in maniera molto delicata attraverso i temi scelti per questa mostra.
Il fashion, i cavalli e il lago di Como sono tre soggetti che lui amava molto, per questo li ho scelti. Sono sicura che l’avrebbero fatto molto felice.

Ad esporre saranno due fotografe emergenti accompagnate da altri tre fotografi. Di chi si tratta?
La mia passione è andare a scoprire giovani talenti, come amava fare anche Giovanni. Lo faccio sulla mia pagina L’Onda Nuova e mi piace farlo anche nelle mostre che organizzo. E in questo caso ho scelto di dare spazio a nomi che si stanno affermando nel mondo della fotografia, magari poco noti al grande pubblico. Il tema del fashion sarà narrato attraverso gli scatti di Irina Litvinenko e quelli dedicati al mondo dei cavalli saranno di Maria Shutova. Accanto a loro esporranno Dario Cavallini, che racconterà il lago, Francesca Terenziani con alcune immagini di moda e Matteo Csepeli con alcuni ritratti.

Anche la scelta di esporre in diversi luoghi non è casuale.
Il nucleo principale della mostra sarà allo spazio Cavallotti ma alcuni scatti saranno esposti in altri luoghi che stiamo definendo in questi giorni. È un modo per far sì che tutta la sua Cernobbio lo saluti e che tutti ne possano godere, anche passando casualmente.

Continuerà a organizzare mostre fotografiche anche senza il compagno di lavoro prezioso che è stato Gastel?
Questa mostra chiude idealmente un cerchio, aperto per caso dieci anni fa. Lui mi ha insegnato tantissimo, ho dedicato mostre ai suoi lavori e mi è stato vicino in tante iniziative. Ora mi devo abituare all’idea che non c’è più, che il mio viaggio deve continuare senza questo compagno e senza tutti gli stimoli che era capace di offrirmi. Continuerò, perché questo momento ci ha insegnato che sicuramente la bellezza non risolve i problemi concreti, ma bisogna continuare ad alimentarla per poter ricominciare a vivere.

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