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Cultura e Spettacolo

L’installazione speciale che unisce Como e Milano: negli scatti artistici c’è il ‘gigante’ comasco dell’energia

Un’installazione artistica che indaga il ciclo vitale delle merci, da materia prima a rifiuto, quindi la trasformazione in energia. In un modello virtuoso che è l’economia circolare. Protagonista di quest’opera anche uno scatto artistico realizzato all’interno dell’hub dell’energia sostenibile di Como del Gruppo Acinque (dove, tra l’altro, il 25 maggio si potrà visitare il termovalorizzatore).

L’opera “Cianfrusaglie”, ideata e realizzata dal giovane artista comasco Edoardo Bonacina, 24 anni, sarà esposta nella Sala Colonne alla Fabbrica del Vapore a Milano, dal 22 al 25 maggio 2025, nell’ambito della mostra “Notes on Becoming”; da un’idea di Marco Scotini, NABA Visual Arts Department Head, con Andris Brinkmanis e Caterina Iaquinta, realizzata dagli studenti del Biennio Specialistico in Arti visive e Studi Curatoriali di NABA, Nuova Accademia di Belle Arti, tra cui lo stesso Bonacina. L’esposizione si inserisce in un più ampio ciclo di progetti di ricerca artistica dedicati a indagare le trasformazioni culturali, economiche e materiali del nostro tempo (maggiori informazioni a questo link).

L’installazione di Bonacina si compone di otto scatti in bianco e nero, realizzati con una macchina fotografica di grande formato che è stata simbolo della documentazione d’industria della Seconda Rivoluzione industriale, che verranno posizionati su un ottagono, con l’obiettivo di mostrare allo spettatore i diversi volti della materia nella contemporaneità. Tra queste è presente anche una fotografia che l’artista ha scattato durante una giornata di shooting all’interno dell’area del termovalorizzatore di Como.

“Per la realizzazione di ‘Cianfrusaglie’ ho scelto di indagare il ciclo vitale delle merci, esplorandone le implicazioni simboliche, sociali e materiali in un’ottica poetica e critica sul contemporaneo – ha raccontato Bonacina – La figura dell’impianto di termovalorizzazione rappresenta un punto cruciale e simbolico in questo percorso: è luogo di transito tra consumo e rigenerazione, dove la merce, apparentemente giunta al termine del suo valore d’uso, si converte in energia, elettricità, calore, reinserendosi nel metabolismo del commercio”.

E aggiunge: “L’impianto diventa così un dispositivo produttivo e culturale, in cui la materia, pur distrutta, non cessa di esistere, ma si trasforma. La mia visita si colloca proprio in questo snodo: osservare come, anche nella sua “fine”, l’oggetto continui a trasmettere informazioni, a incidere, a essere parte del linguaggio del metabolismo della metropoli contemporanea”.

Il termovalorizzatore di Como è ritenuto un esempio energetico virtuoso poiché ricava energia dal processo di smaltimento dei rifiuti non riciclabili, generando energia elettrica e il calore che alimenta la rete del teleriscaldamento del capoluogo comasco.

L’impianto tratta annualmente tra le 90 e le 95mila tonnellate di rifiuti, soprattutto urbani. Mediante i processi di termovalorizzazione in media vengono prodotti 27 Gwhe di energia elettrica, ceduta alla rete di trasmissione nazionale al netto dell’autoconsumo. Inoltre, vengono prodotti 38 GWht di energia termica immessa nella rete di teleriscaldamento. Un circuito virtuoso che evita l’emissione di 38mila tonnellate di anidride carbonica e risponde al fabbisogno energetico di circa 12.500 famiglie.

“Il recupero e la valorizzazione dei rifiuti, che per gli altri sono scarti mentre per noi risorse, sono al centro della nostra attività che ha l’obiettivo di consegnare alle comunità un futuro più sostenibile – ha sottolineato Mauro Corradi, amministratore delegato di Acinque Ambiente, società del gruppo che gestisce le attività di igiene ambientale – Una parte importante del nostro lavoro è sensibilizzare la comunità a una corretta gestione dei rifiuti e poterlo fare, come in questa occasione, attraverso l’arte, ha un valore aggiunto e una potenza comunicativa senza eguali. Non posso quindi che ringraziare Edoardo per averci coinvolto in un’avventura artistica di grande impatto emotivo”.

Il Gruppo Acinque
Il Gruppo Acinque si occupa della gestione integrata delle risorse energetiche, ambientali e idriche, avendo come pilastri fondamentali del proprio operato la transizione energetica e l’economia circolare. L’obiettivo è creare valore condiviso per i territori in cui opera, nel rispetto del Pianeta e delle persone.  I business principali del Gruppo sono la vendita e la distribuzione di energia elettrica e gas, la produzione di energia, il teleriscaldamento, la raccolta e il recupero dei rifiuti, la mobilità elettrica, i progetti per la smart city, l’illuminazione pubblica, la distribuzione dell’acqua e le farmacie.  Con l’aggregazione delle utilities di Monza, Como, Lecco, Sondrio e Varese, nel 2018 nasce la multiutility del Nord della Lombardia che nel 2022 prenderà il nome di Acinque e che vede A2A azionista di riferimento e partner industriale.  Acinque è valorizzazione delle peculiarità dei territori attraverso l’innovazione, con l’obiettivo di favorirne uno sviluppo sostenibile. Per maggiori informazioni www.gruppoacinque.it 

Chi è Edoardo Bonacina
Edoardo Bonacina (2001) è un giovane artista attivo tra Como e Milano. Attualmente iscritto al Biennio Specialistico in Arti Visive e Studi Curatoriali presso il campus di Milano di NABA, Nuova Accademia di Belle Arti. Lavora principalmente con fotografia di grande formato e videoarte, esplorando l’ambiguità percettiva delle immagini meccaniche e il loro potenziale sovversivo. Ha esposto in differenti occasioni tra cui: MAXXI di Roma (Riccardo Dalisi. Radicalmente, 2023), Triennale Milano (Voicing the Archive, 2023), Spazio Gallucci Modena (Cerchio d’immagine, 2025), Stazione Cadorna (Travelling Gaze, 2023) e Casa del Fascio a Como (Subterreus, Matria, 2022). Nel 2024 ha partecipato al XXVIII CSAV – Artists’ Research Laboratory presso la Fondazione Antonio Ratti. Per maggiori info https://sites.google.com/view/edoardo-bonacina/home

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