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A Como un’intera città canta per il suo teatro, finalmente svelato il titolo 2026 ed è un capolavoro assoluto

È ufficiale: l’edizione 2026 del Festival Como Città della Musica sarà inaugurata dal cupo fascino di Macbeth, opera in quattro atti di Giuseppe Verdi, su libretto di Francesco Maria Piave. Il celebre dramma omonimo di William Shakespeare è stato scelto come titolo portante dell’amatissimo Progetto 200.Com, che ha dato il via alla stagione di lezioni del Coro 200.Com del Teatro Sociale di Como con questo attesissimo annuncio.

L’opera verdiana, che prenderà vita tra giugno e luglio 2026, non è solo un capolavoro; è una delle prime opere di Verdi ispirate al teatro shakespeariano – un autore che il compositore ammirava profondamente – e rappresenta un momento di svolta cruciale nella sua carriera artistica.

L’Esperienza 200.Com: l’Opera con la città, per la città

Giunto alla sua dodicesima edizione, il Progetto 200.Com è un’esperienza unica e radicata, ideata per coinvolgere la città di Como in modo totale. Il Coro annovera quasi 300 cittadini che dedicano il proprio tempo ad apprendere le complesse parti corali dell’opera lirica che inaugura l’estate comasca, il Festival Como Città della Musica.

L’essenza del Progetto risiede nel suo coinvolgimento trasversale: raccoglie e intreccia forze professionali e amatoriali, preparate attraverso Laboratori a teatro, trasformando lo spettatore in parte attiva dell’allestimento. Chi partecipa è immerso nella scena, circondato da cantanti professionisti, dall’azione scenica e, naturalmente, dai cantori del 200.Com.

Un “Teatro del Benessere” riconosciuto a livello nazionale

Nato nel 2013 per celebrare i 200 anni del Teatro Sociale, il progetto ha ottenuto prestigiosi riconoscimenti che ne attestano la qualità e l’impatto sociale. Nel 2015, è risultato tra i vincitori del Premio della critica musicale Franco Abbiati e ha ricevuto il Premio Filippo Siebaneck con la seguente motivazione: “per la qualità del progetto trasversale, aperto a tutta la città, che si è ritrovata per la terza stagione consecutiva – in crescente entusiasmo – a cantare le parti corali dei Pagliacci affidate a centinaia di dilettanti”.

Il suo valore civico è stato ulteriormente riconosciuto nel 2017 con il contributo di Fondazione Cariplo per il progetto L’Opera: comunità, condivisione, partecipazione, culminato con l’allestimento del verdiano Nabucco, ambientato in un contesto urbano contemporaneo per sviscerare l’attualissimo conflitto tra oppressori e oppressi, libertà e prigionia, profughi e non.

Grazie a questa iniziativa, il Teatro Sociale di Como si è affermato come un punto di riferimento inclusivo, accogliendo persone con un bagaglio culturale e socio-economico estremamente vario e rafforzando attivamente il tessuto sociale. È un vero e proprio “teatro del benessere”, dove la dimensione sociale e l’esperienza emotiva si fondono con la passione per la musica e il canto. Le persone partecipano per cantare, ma anche per stare insieme, divertirsi e dimenticare gli affanni della vita quotidiana.

Formazione e dettagli: incontri, laboratori e grandi nomi

Il Progetto 200.Com non si limita alle prove del coro. Nell’ambito dell’iniziativa, vengono organizzati incontri di approfondimento sull’opera, di cultura generale, incontri con gli artisti, proiezioni di film, laboratori di consapevolezza corporea e di training teatrale, oltre a escursioni culturali, completando così un’offerta formativa e ricreativa.

Il Coro è come sempre guidato dal Maestro Massimo Fiocchi Malaspina.

Nel corso delle passate edizioni, il Progetto 200.Com ha visto l’alternarsi di registi di fama, tra cui si annoverano Serena Sinigaglia, Rosetta Cucchi, Michal Znaniecki, Jacopo Spirei, Silvia Paoli, Andrea Bernard, Manuel Renga, Valentina Carrasco, Alessio Pizzech e Davide Marranchelli.

Allo stesso modo, l’iniziativa ha richiamato direttori d’orchestra di talento, come José Luis Gomez-Rios, Carlo Goldstein, Jacopo Rivani, Alessandro Palumbo, Azzurra Steri, Enrico Lombardi, Jacopo Brusa e Manuela Ranno.

I nomi del regista e del direttore che si occuperanno del Macbeth 2026 verranno annunciati nel corso dei prossimi mesi.

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