Il mondo comasco della del teatro, della cultura e dello spettacolo torna a unire le forze nel momento più nero. E siccome il 27 marzo, a partire dal 1962, si celebra la Giornata Mondiale del Teatro, la scelta è stata organizzare una maratona di interventi che sarà disponibile online e a cui parteciperanno numerose realtà teatrali e singoli artisti e maestranze del mondo dello spettacolo dal vivo attivi nel territorio di Como e provincia.
Seguendo una scaletta prestabilita, ogni realtà coinvolta lancerà un breve intervento “occupando il proprio teatro / occupandosi del teatro” raccontando questo anno di fermo attività, portando la propria testimonianza e facendosi portavoce delle istanze della categoria “Lavoratori dello spettacolo”.
Gli appelli saranno divulgati tramite dirette su facebook dalle pagine di tutte le realtà coinvolte a partire dalle 9 del mattino per l’intera durata dell’evento permettendo di seguire virtualmente tutti gli interventi.
Un modo per riportare l’attenzione su un settore che, nonostante la ricorrenza del 27 marzo, quest’anno ha ben poco da festeggiare e deve piuttosto lottare con le conseguenze delle sale chiuse a oltranze.
“Lo spettacolo e la cultura, fra i settori più colpiti di questa pandemia, contano centinaia di migliaia di lavoratrici e lavoratori che stanno attraversando una situazione drammatica – si legge nella presentazione della maratone – Tanti stanno sopravvivendo a stento con le attuali misure emergenziali adottate dal Governo, mentre molti altri rimangono a mani vuote perché ancora incagliati nelle maglie della burocrazia”.
“Dopo un anno di chiusura e false ripartenze nel breve periodo estivo, l’ipotesi di una reale ripresa delle attività resta ancora un’utopia ed è sempre più necessaria ed urgente la riforma di un settore di cui la pandemia ha esacerbato le criticità e che da tempo richiedeva misure strutturali”, prosegue il comunicato.
L’organizzazione delle gionata del 27 marzo è a cura del Coordinamento Spettacolo Lombardia-Sezione Como e il titolo è “Occupiamoci del teatro”.
“Occuparsi – sottolineano i promotori – significa prendere possesso di uno spazio, abitarlo, “prendersi cura”: sabato 27 marzo si vuole tornare ad essere presenti in Teatro, in quegli spazi fisici ma soprattutto identitari che rischiano di rimanere abbandonati a sé stessi, dimenticati, vuoti. Ci si occuperà del Teatro, qualsiasi sia la sua declinazione: prosa, musica, danza, teatro di figura, teatro ragazzi, laboratori… Spazi di pensiero, azione, emozione e comunità. Questa azione vuole dimostrare la presenza diffusa del Teatro in città e nel territorio, non una realtà estranea alla vita cittadina ma un elemento importante per la crescita e la cura delle persone e della società.
Questa iniziativa si rivolge quindi in primis ai professionisti e alle professioniste del mondo dello spettacolo dal vivo operanti nel territorio comasco affinché possano riappropriarsi della dimensione reale e fisica oltre che simbolica del proprio lavoro. È invitata anche la cittadinanza a seguire le dirette e partecipare alla manifestazione per sostenere il Teatro in questo momento critico. Si richiede, ancora una volta, la presa in carico da parte delle istituzioni competenti delle seguenti richieste, non solo per affrontare la crisi in corso ma anche per allineare il paese agli standard minimi europei.
Elencate anche alcune misure ritenute necessarie:
• tempestiva convocazione di un Tavolo Interministeriale Permanente cui partecipino tutti i soggetti (compresi fornitori, lavoratrici e lavoratori) che costituiscono la filiera dello spettacolo, il Ministero del Lavoro, il Ministero dello Sviluppo Economico, il Ministero dell’Economia e delle Finanze e il Ministero della Cultura;
• erogazione dei ristori rimasti in sospeso e sostegno al reddito;
• progettazione e realizzazione di tutte le misure, economiche e non, relative ai protocolli di
sicurezza, necessarie a garantire una vera e totale ripartenza del settore;
• riconoscimento dei contributi figurativi per le intere annualità 2020 e 2021 a tutte le lavoratrici e tutti i lavoratori del settore;
• attuazione di una ormai necessaria riforma strutturale, formale e fattuale, del settore che tuteli realmente non solo grandi enti e grandi aziende ma anche e soprattutto lavoratrici e lavoratori;
• concretizzazione di provvedimenti finalizzati al finanziamento e al sostegno delle piccole e medie realtà che si occupano di spettacolo, che ad un anno dal blocco del pubblico spettacolo rischiano di chiudere e di non poter più compiere il loro fondamentale ruolo legato alla cultura di prossimità su tutto il territorio.
L’invito finale a partecipare alla maratona di sabato cita infine le parole di Italo Calvino:
“L’inferno dei viventi non è qualcosa che sarà; se ce n’è uno, è quello che è già qui, l’inferno che abitiamo tutti i giorni, che formiamo stando insieme. Due modi ci sono per non soffrirne. Il primo riesce facile a molti: accettare l’inferno e diventarne parte fino al punto di non vederlo più. Il secondo è rischioso ed esige attenzione e apprendimento continui: cercare e saper riconoscere chi e cosa, in mezzo all’inferno, non è inferno, e farlo durare, e dargli spazio”.
Questo è il programma della giornata:
– ore 9.00: PTQ – PICCOLO TEATRO QUOTIDIANO da Albese con Cassano
– ore 10.00: intervista con CiaoComo
– ore 11.00: LUMINANDA da Como
– ore 11.30: TEATRO IN CENTRO – LA LUCERNETTA da Como
– ore 12.00: TEATROGRUPPO POPOLARE da Como
– ore 13.00: FIVE QUARTERS da Como
– ore 14.30: TEATRO SOCIALE da Como: intervista con CiaoComo
– ore 15.00: AURIGA TEATRO da Uggiate Trevano
– ore 15.30: IL GIARDINO DELLE ORE da Erba
– ore 16.00: IVANO ROTA da Cantù
– ore 17.00: VALENTINA RINALDI da Canzo
– ore 18.00: JOSHUA BLUES CLUB da Como: intervista con CiaoComo
– ore 19.00: TEATRO SAN TEODORO da Cantù