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Lago di Como, la mostra su Ligabue è un trionfo assoluto e non chiude: più di un mese per non perderla

Ottimo riscontro di pubblico e di critica per l’esposizione “Antonio Ligabue e l’arte degli Outsider” allestita nelle prestigiose sale del Palazzo delle Paure di Lecco. A fronte di questo clamoroso successo, gli organizzatori hanno annunciato l’importante proroga della mostra fino al 23 novembre 2025, offrendo così più tempo ai visitatori per immergersi in questo affascinante e profondo percorso espositivo.

L’acclamata rassegna, curata con maestria da Simona Bartolena e prodotta e realizzata da ViDi cultural e Ponte43 in stretta collaborazione con il Comune di Lecco e il Sistema Museale Urbano Lecchese, mette in luce il complesso e potente intreccio tra arte e vicende personali al confine con la “follia”.

Il cuore dell’esposizione è costituito da 14 opere del geniale Antonio Ligabue, affiancate da una quarantina di dipinti e disegni di maestri che, pur provenendo da percorsi diversi, hanno condiviso esperienze segnanti legate al disagio psichico o hanno sviluppato ricerche artistiche audaci, fuori dagli schemi convenzionali.

Tra gli artisti outsider presenti, nomi di grande rilievo come Filippo de Pisis, Carlo Zinelli, Gino Sandri, Edoardo Fraquelli, Pietro Ghizzardi, Mario Puccini, e Rino Ferrari. Questi autori hanno scritto pagine cruciali della storia dell’arte italiana del Novecento. Alcuni di loro hanno visto la loro formazione svilupparsi nel solco degli studi tradizionali, per poi indirizzarsi verso esiti completamente nuovi dopo aver vissuto un’esperienza manicomiale che li ha segnati profondamente. Altri, invece, hanno scoperto il proprio talento e il potere terapeutico dell’arte proprio tra le mura di un ospedale psichiatrico.

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La mostra offre uno sguardo profondo su otto vite, otto storie personali e otto linguaggi artistici fuori dal comune. Artisti che si sono distinti per la loro diversità e il loro pensiero libero, veri e propri “outsider”, poetici portatori di punti di vista differenti. Alcuni sono entrati in strutture psichiatriche quando erano già pittori affermati, altri si sono scoperti artisti nelle stanze di una casa di cura.

L’esposizione lecchese è un’occasione unica per il visitatore per riflettere sul complesso e talvolta difficile rapporto tra arte e quella che viene definita “follia”, un intreccio ricco di spunti e significati che lascerà importanti motivi di riflessione.

Il catalogo ufficiale dell’esposizione è stato curato da Ponte43 per le edizioni ViDi cultural.

Sfoglia alcune opere di Ligabue e degli outsider in esposizione

Approfondisci la mostra qui

 

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