Dal 14 giugno a Cernobbio, in Villa Bernasconi, inizia la seconda parte del festival Parolario, quest’anno dedicato a Franco Basaglia.
Il primo incontro sarà la conversazione “Che pazzia! Mode e follia ieri e oggi” di tre esperte comasche: Francina Chiara, storica del tessuto e della moda; Serena Brivio, giornalista di moda e di costume; Marina Nelli, consulente delle più prestigiose griffe stilistiche nel settore moda e maggiore specialista italiana di colore (14 giugno ore 18.30 a Cernobbio).
Alla sera un incontro per parlare di un luogo magico: il Monte Verità: vennero inizialmente additati come folli gli intellettuali, gli artisti e le altre personalità anticonvenzionali che all’inizio del Novecento si insediarono sulle colline sopra Ascona, in Canton Ticino, dando vita alla comunità utopistica del Monte Verità. Nicoletta Mongini, responsabile cultura della Fondazione Monte Verità e co-curatrice del volume “Monte Verità. Back to Nature” (Lindau, 2022) parlerà di questa esperienza, che ha anticipato in modo profetico temi oggi vitali, fra ecologia dell’abitare ed ecologia dell’anima (14 giugno ore 21 a Cernobbio).
Sabato pomeriggio un altro ‘magico’ incontro: la costumista Franca Squarciapino, vedova del geniale scenografo erbese Ezio Frigerio, del quale, insieme a Basilio Luoni e Paolo Aquilini, rievocherà la lunga e luminosa carriera partendo dal libro “Io sono un mago. Quasi un’autobiografia di un grande scenografo” (Baldini + Castoldi, 2021) (15 giugno ore 18.30 a Cernobbio).
La poetessa milanese Alda Merini, scomparsa nel 2009, sarà ricordata in “Alda Merini: la storia di un’amicizia” da Alberto Casiraghy (16 giugno ore 21 a Cernobbio), editore-poeta, papà della Pulcinoelefante, casa editrice che dal 1982 stampa “librini” (il copyright è proprio di Merini, amica, musa e tanto altro di Casiraghy) che sono la gioia di collezionisti, bibliofili e cultori della carta stampata d’arte.
Villa Bernasconi è anche teatro della mostra “Una stanza per Francisco Goya: il sonno della ragione”, inaugurata lo scorso 10 maggio, che rimarrà aperta fino al 17 giugno.
In esposizione nove incisioni del pittore spagnolo Francisco Goya, che rappresentano comportamenti che l’uomo assume quando perde il lume della ragione: vizi e follie della società a cavallo tra Settecento e Ottocento che non sono poi molto distanti da quelli contemporanei. Le riflessioni suscitate dalla visita alla mostra, dunque, possono considerarsi un’introduzione e un completamento al tema del Festival. In chiusura della mostra sarà possibile partecipare a una visita guidata a cura dello storico e critico d’arte Luigi Cavadini (17 giugno ore 18 a Cernobbio).
Nell’evento conclusivo di Parolario a Cernobbio (17 giugno ore 21), organizzato dalla Società dei Concerti di Milano, il giovane violinista Tiziano Giudice e la soprano Ivanna Speranza eseguiranno brani di Angelo Corelli, Niccolò Paganini, Johann Sebastian Bach e Vincenzo Bellini (10 euro| info villabernasconi.eu).
Anche a Cernobbio si terrà il laboratorio artistico/creativo per bambine e bambini “Liberi tutti con Marco Cavallo” condotto da Marta Stoppa e Cristina Quadrio (15 e 16 giugno ore 11), animattrici da sempre “pazze per l’arte-bambina”. Il racconto animato della storia di Marco Cavallo – fantastico destriero blu di cartapesta nato nel 1973 nei laboratori artistici voluti da Franco Basaglia nel manicomio di Trieste – sarà lo stimolo per i giovani partecipanti che, con cartoni, forbici, colori e colla, creeranno strani animali e insoliti personaggi. Questi esseri fuori dal comune formeranno un magnifico girotondo di mirabilia, di creazioni personalissime, al di là di ogni stereotipo e di ogni limite realistico. Opere scaturite dall’invenzione, dalla testa e dal cuore di tutte le bambine e i bambini uniti nel lavorare con pazza gioia e allegrezza piena.
Partecipazione gratuita a tutti gli eventi ad esclusione del concerto del 17 giugno (10 euro).