Che il teatro rappresenti una forma pura di liberazione, di catarsi (per chi lo pratica, per chi lo dirige, lo scrive, lo guarda) lo avevano ben capito già i tragici greci.
Che questa forma di narrazione potesse evolvere in un lavoro profondo, divertente e viscerale di prevenzione lo ha intuito benone la Cooperativa Attivamente, con il progetto Questo Mostro Amore. Perché: “Prevenire l’instaurarsi di relazioni abusanti in adolescenza ha risvolti positivi in termini di riduzione degli episodi di violenza in età adulta”.
Partito da Como il progetto sta girando tutta l’italia, tanto per dire: lo scorso 12 febbraio è andato in scena al Teatro Elfo Puccini di Milano.
Questo Mostro Amore porta la firma di due volti assai noti nel comasco. Jacopo Boschini, regista teatrale, drammaturgo e counselor e Valerie Elizabeth Moretti, Psicopedagogista.
“La violenza di genere – spiegano gli ideatori – è un fenomeno costantemente presente nella nostra società, amplificato però negli ultimi anni dall’uso dei nuovi mezzi tecnologici, che hanno portato forme di abuso impossibili fino a poco fa, come ad esempio il texting”.
La realtà è chiara una relazione amorosa violenta può nascere già in adolescenza poiché “ha radici nella fragilità emotiva dei più giovani, che talvolta non sono in grado di riconoscere e/o gestire in maniera rispettosa emozioni potenti come la rabbia, la delusione o la frustrazione”.
Obiettivo quindi è promuovere progetti di sensibilizzazione e prevenzione sul tema “è una priorità del mondo educativo adulto, soprattutto considerando che una violenza subita o imposta in una relazione adolescenziale è altamente predittiva dell’instaurarsi di una relazione violenta in età adulta”.
Insomma Questo Mostro Amore è un’azione profonda “sul fronte dell’educazione emotiva, con la consapevolezza che prevenire l’instaurarsi di relazione abusanti in adolescenza abbia risvolti positivi in termini di riduzione degli episodi di violenza subita e/o imposta in età adulta”.
Così nascono le conferenze scolastiche nelle quali i ragazzi “partecipano a una conferenza nella quale vengono coinvolti in maniera attiva per ragionare, con la mente, il corpo e il cuore, sulle loro emozioni”. Poi c’è lo spettacolo a teatro “Dopo il lavoro a scuola i ragazzi assistono ad uno spettacolo a teatro.
Alla serata i ragazzi hanno la possibilità di invitare i genitori, per offrire ‘dal basso’ uno spunto di riflessone sul rispetto nelle relazioni e avere così un’occasione di confronto anche in famiglia”.
Tutte le Info: